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Associazioni Rinnovabili a Berlusconi: maggiore impegno per il post-Kyoto

Lettera congiunta al Premier da parte di associazioni italiane attive nel far sentire la voce di un impegno nei confronti dell’ambiente e della sostenibilità energetica

(Rinnovabili.it) – Aiel, Anev, Assolterm, Federpern, Fiper, Gifi, Greenpeace Italia, Gses, Ises Italia, Itabia, Kyoto Club, Legambiente, Wwf Italia, tutte insieme indirizzare al Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, quella che è la preoccupazione crescente di tali associazioni: l’approvazione da parte del Senato, lo scorso 2 aprile, della mozione Dell’Utri, Nania e Bortone e il cui testo che, sulla base di affermazioni scientifiche non condivise dalla grande maggioranza dei climatologi, solleva dubbi sull’esistenza dei rischi ambientali ed economici del surriscaldamento planetario. E’ parere comune, come si legge nella lettera, che con tale mozione il Governo italiano dovrebbe “intervenire con urgenza presso la Commissione europea e anticipatamente presso i Paesi partecipanti al G8 con una serie di atti che, nella sostanza, sono in netto contrasto con gli obiettivi che il Presidente degli Stati Uniti si prefigge di raggiungere con la sua iniziativa”. L’approvazione della proposta stride soprattutto alla luce dell’assenso dato dal Premier italiano all’iniziativa del Presidente degli Stati Uniti di pervenire a una proposta condivisa sul clima fra i principali Paesi emettitori di gas serra da approvare nel corso del G8 di luglio alla Maddalena.
“L’Italia da anni – spiegano in comunicato il Fiper – vanta una grandiosa esperienza nelle fonti rinnovabili e oggi, grazie alle nuove riforme adottate, non solo è tra i leader mondiali impegnati in tale settore, ma ha anche la capacità di generare e stimolare un vincente sviluppo economico sostenibile che, in questo periodo di acuta crisi, richiede la necessità di perseguire coerentemente il percorso avviato, in particolar modo, attraverso la convinta adesione dell’Italia all’incontro preliminare di Washington del 27-28 aprile”.
La speranza delle associazioni è dunque che il Presidente Berlusconi voglia far sentire la sua autorevole voce per confermare la piena e convinta adesione dell’Italia all’iniziativa del Presidente statunitense, che, lo vedrà protagonista in quanto presidente pro tempore del G8, indirizzando in modo conseguente la politica energetico – ambientale del nostro Paese a partire dall’incontro preliminare di Washington del 27-28 aprile.

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