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Stoccare l’energia marina in idrogeno e ammoniaca, parte Ocean-REFuel

L'Università di Strathclyde guiderà un progetto multidisciplinare per lo studio delle modalità con cui convertire l'energia eolica offshore delle onde in prodotti chimici di valore

Stoccare energia marina
Foto di Pexels da Pixabay

Il Regno Unito studia come accumulare l’energia marina in idrogeno e ammoniaca verde

(Rinnovabili.it) – Con l’avanzare della transizione energetica, la produzione “verde” si sta espandendo progressivamente anche sull’acqua. A tentare la via marina è oggi anche Ocean-REFuel, nuovo progetto di ricerca guidato dall’Università di Strathclyde, nel Regno Unito, e finanziato con quasi 14 milioni di dollari. Riunendo le competenze di altri celebri università britanniche, l’iniziativa mira a valutare il potenziale dell’energia marina – eolica offshore, delle onde e delle correnti oceaniche – per produrre idrogeno e ammoniaca a zero emissioni di carbonio. Elementi di valore da reimpiegare a livello industriale, nel riscaldamento e in tutti quei settori difficili da decarbonizzare con il vettore elettrico.

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“L’iniziativa è arrivata proprio al momento giusto per sfruttare i successi dell’energia eolica offshore”, ha dichiarato il professor Feargal Brennan, responsabile del progetto Ocean-REFuel. “Ha il potenziale per creare un cambiamento radicale nel modo in cui consideriamo il nostro intero sistema energetico [….] Le sfide sono immense e siamo profondamente consapevoli dell’importanza di affrontarle nel modo giusto”.

Le tecnologie di produzione rinnovabile come l’eolico sono influenzate dall’intermittenza della fonte, spiega l’ateneo, e il progetto intende esplorare valide soluzioni di stoccaggio, come l’idrogeno e l’ammoniaca. L’idrogeno può essere ottenuto da una varietà di fonti tra cui l’acqua di mare; quindi portare la sua generazione direttamente vicino alle fonti, alimentata dall’energia marina, offrirebbe più di un vantaggio. “La nostra idea è quella di sfruttare l’eolico offshore immagazzinandolo sotto forma di idrogeno e altri vettori chimici”, aggiunge il dottor Mohamed Mamlouk della Newcastle University, partner del progetto. “E utilizzare l’acqua di mare sviluppando nuove tecnologie di elettrolizzatori che siano in grado di utilizzarla direttamente con un pretrattamento minimo”. I ricercatori di Ocean-REFuel collaboreranno anche con  28 partner industriali, per realizzare il primo impianto di generazione di combustibile rinnovabile oceanico integrato.

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Anne-Marie Trevelyan, ministro britannico per l’energia, la crescita pulita e il cambiamento climatico, ha dichiarato: “Le acque intorno al Regno Unito offrono abbondanti prospettive per l’energia pulita. Garantire il pieno sfruttamento del potenziale delle nostre risorse naturali sarà fondamentale per rispettare i nostri ambiziosi impegni in materia di cambiamento climatico”.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.