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Il Report IEA per il G20 punta tutto sulla digitalizzazione delle città

Secondo il rapporto IEA “Empowering Cities for a Net Zero Future” per il G20 Italia, sono le città la chiave per ridurre le emissioni ed i consumi. Solo la digitalizzazione globale e lo scambio di buone pratiche permetterà di raggiungere l'obiettivo.

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Nel report per il G20 oltre 100 casi studio e buone pratiche di 40 Paesi diversi

(Rinnovabili.it) – Su richiesta della Presidenza Italiana del G20, l’International Energy Agency (IEA) ha realizzato il rapporto “Empowering Cities for a Net Zero Future”. Una visione delle smart cities del futuro e delle buone pratiche già in atto, che vede nella digitalizzazione delle città l’unica strategia vincente per un futuro ad emissioni ed energia zero.

Oggi le città rappresentano il 50% della popolazione mondiale, dato destinato a salire fino al 70% entro il 2050. I consumi e le emissioni maggiori ovviamente provengono dagli agglomerati urbani. Per guardare ad un futuro più verde e smart, il report redatto per il G20 ambiente, clima, energia propone una serie di raccomandazioni di alto livello per accelerare la transizione energetica.

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La strada da percorrere è quella della digitalizzazione dalla micro alla macro area. In piccola scala le soluzioni digitali coinvolgono gli edifici, la domotica, i termostati wi-fi, l’illuminazione smart e tutta quella serie di sensori in grado di elaborare dati in base alle esigenze dell’utente. Per una visione più ampia invece la digitalizzazione andrebbe sicuramente a coinvolgere la gestione del traffico cittadino, l’illuminazione con lampioni intelligenti, i sensori per la rilevazione della qualità dell’aria o dell’inquinamento acustico. Sono solo alcune delle strategie portate ad esempio dal Report.

Si stima che entro il 2024, gli oltre 83 mld di dispositivi e sensori connessi alla rete, permetteranno di creare una mappa dettagliata e diversificata su una vasta gamma di argomenti quali l’efficienza energetica, la qualità dell’aria, la tipologia di traffico. In questo modo, le smart cities immaginate dal Report IEA per il G20, potranno dotarsi di un sistema energetico “intelligente” capace di raccogliere ed interpretare i dati provenienti dai sensori negli edifici, dal traffico o addirittura dagli elettrodomestici, per migliorare la stabilità della rete e ridurre il consumo di energia, ottimizzando i servizi per i cittadini.

Le Buone pratiche già in atto

Tra gli oltre 100 casi studio presi in esame, il Report focalizza l’attenzione su di una buona pratica relativamente semplice da mettere in atto, ma estremamente efficace. L’illuminazione stradale intelligente. Se tutti i lampioni fossero dotati di sensori intelligenti sarebbe possibile monitorare il traffico, l’inquinamento, le condizioni metereologiche, abbattendo i consumi di oltre l’80%, buona pratica messa in atto in India con il National Streetlighting Program.

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Spostandosi in Italia, nel maggio 2021 la città di Pinerolo ha inaugurato il primo edificio residenziale ad autoconsumo in Italia. Il progetto nasce dalla joint venture tra Acea Energie Nuove, Tecnozenith, il Politecnico di Torino ed il gestore energetico locale. Tutti gli appartamenti sono di controllo remoto per la regolazione della temperatura e dell’illuminazione. Il 90% del fabbisogno energetico totale è assicurato dal fotovoltaico, dal solare termico, dalla pompe di calore e dalla facciata ventilata che ne aumenta le prestazioni.

Altri esempi messi sotto i riflettori vedono la gestione intelligente del traffico pubblico o dei parcheggi (Smart City di Jakarta), o ancora la dotazione obbligatoria di tutte le unità residenziali di colonnine per le auto elettriche (Vancouver).

Raccomandazioni per un futuro smart

Il rapporto contiene una serie di raccomandazione per accelerare la transizione energetica e sfruttare al massimo il potenziale della città, riducendo le emissioni anche attraverso la digitalizzazione.

L’analisi condotta dall’IEA è arrivata ad individuare sei raccomandazioni di alto valore per i governi nazionali:

  1. Generare programmi inclusivi nei confronti dei cittadini;
  2. Migliorare le capacità attraverso la digitalizzazione e l’energia;
  3. Garantire un accesso tempestivo, solido e trasparente ai dati.
  4. Garantire la disponibilità dei finanziamenti e promuovere l’innovazione finanziaria.
  5. Promuovere lo sviluppo e l’adozione di standard e parametri di riferimento internazionali.
  6. Creare opportunità di condivisione e apprendimento globali.

Le smart cities rappresentano una importante opportunità a livello globale per ridurre i consumi energetici senza rinunciare alla qualità dei servizi, abbattendo al contempo le emissioni ed avvicinandosi sempre più al traguardo Net Zero Energy City.