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E.ON rafforza il proprio impegno green a favore del mare

E.ON ha recentemente ampliato la collaborazione con UNESCO, iniziata nel 2020, supportando in modo attivo iniziative volte al ripristino della Posidonia oceanica, pianta marina che ha un ruolo fondamentale per l’ecosistema e la produzione di ossigeno, anche attraverso il nuovo progetto Save The Wave

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La Giornata Mondiale degli Oceani ricorre in occasione dell’Anniversario della Conferenza Mondiale su Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro dell’8 giugno ed è un’occasione per soffermarsi e riflettere sui fondamentali benefici che gli oceani sono in grado di fornirci e il conseguente dovere che abbiamo tutti noi di rispettarli, adottando uno stile di vita sostenibile, per non mettere ulteriormente a repentaglio la loro condizione. L’ecosistema marino ha infatti un ruolo chiave per l’equilibrio della terra, perciò proteggere il mare vuole dire proteggere il futuro del pianeta.

E.ON, tra i principali operatori energetici in Italia, sente profondamente questa responsabilità e da anni ha adottato un approccio olistico verso la sostenibilità, ponendola al centro del proprio modello di business. Secondo l’Azienda, ogni individuo – sia esso dipendente, cliente, partner o stakeholder – può fare la propria parte all’interno di una community che condivide idee e buone pratiche per dare vita ad un circolo virtuoso e costruire un mondo migliore.

Nato nel 2019 e in costante crescita, Energy4Blue è un progetto E.ON, ormai parte integrante del DNA aziendale. Si tratta di un impegno fatto di azioni concrete per dare una risposta all’emergenza dei mari, con l’obiettivo di salvaguardare l’intero ecosistema marino dall’inquinamento, grazie ad attività specifiche di pulizia spiagge, fondali e coste italiane e di cura e tutela di specie animali protette.

Nel corso degli anni, il progetto Energy4Blue ha ampliato la propria missione e nel 2021 E.ON ha deciso di supportare in modo attivo l’UNESCO, e in particolare il progetto Decennio del Mare, creato dalle Nazioni Unite e dalla Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO (COI-UNESCO), che ha identificato il Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile (Decade of Ocean Science for Sustainable Development), nel periodo che va dal 2021 al 2030. E.ON contribuirà in particolare alle iniziative per il ripristino della Posidonia oceanica, pianta marina che ha un ruolo fondamentale per l’ecosistema e la produzione di ossigeno, attraverso il nuovo progetto Save The Wave.

La collaborazione tra E.ON e UNESCO è nata nel 2020, quando E.ON ha sostenuto Oceanthon, il primo hackathon digitale pensato per creare soluzioni innovative per la difesa del mare.
In particolare, E.ON ha affiancato il team vincitore, Blu Ecoline mettendo a disposizione un team di esperti E.ON per sviluppare e commercializzare impianti in grado di intercettare e raccogliere macro-plastiche e rifiuti flottanti nei fiumi, prima che arrivino in mare.

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“La Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO è felice di continuare la collaborazione con E.ON per la tutela dei nostri mari. Il Decennio del Mare si pone l’obiettivo di trovare le soluzioni di cui abbiamo bisogno per l’oceano che vogliamo. Unire il ripristino di un importante ecosistema marino come la Posidonia Oceanica con attività educative e di coinvolgimento delle giovani generazioni ne è un esempio perfetto. Questo è il progetto Save The Wave!” ha dichiarato Francesca Santoro – Specialista di Programma della Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’Unesco.

Sempre all’interno del progetto Energy4Blue, dal 2020 E.ON ha attivato una collaborazione con Filicudi Wildlife Conservation, associazione no profit impegnata nello studio e conservazione delle risorse marine dell’Arcipelago Eoliano, con una forte attenzione verso le popolazioni di cetacei e tartarughe marine, grazie a un programma integrato di azioni concrete sul territorio e un Pronto Soccorso proprio per la cura delle Tartarughe Marine.
E.ON ha inoltre affiancato Legambiente in diverse attività come Spiagge e Fondali puliti, Tartalove e altri progetti sperimentali per ridurre la quantità di plastica presente nei mari e nei corsi d’acqua, e per sostenere il riciclo e l’economia circolare.

“Il territorio eoliano è un punto cruciale nella migrazione dei capodogli del Mediterraneo, ed è particolarmente preziosa la collaborazione tra E.ON e l’associazione Filicudi Wildlife Conservation, che ha contribuito a salvaguardare la fauna marina e studiarne i comportamenti. Il supporto di E.ON è tangibile anche nell’affiancare i giovani ricercatori che portano avanti questo obiettivo – ha affermato Monica Blasi, responsabile dell’Associazione e specializzata nella Conservazione della Biodiversità animale.

“Energy4Blue è un progetto in cui crediamo profondamente e siamo onorati di poter collaborare con la Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO e con realtà più territoriali come Filicudi Wildlife Conservation. Il nostro obiettivo è quello di coinvolgere tutti attivamente per promuovere una maggiore consapevolezza e la diffusione di comportamenti etici e generare un cambiamento verso un mondo migliore per tutti. La costante crescita dei sostenitori del progetto Energy4Blue – che conta oggi circa 25.000 clienti E.ON – evidenzia un’importante consapevolezza nel generare un cambiamento positivo”, ha spiegato Davide Villa, Chief Customer Officer di E.ON Italia.