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Decreto Semplificazioni, cosa cambia per rinnovabili e superbonus?

Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso 28 maggio il decreto-legge recante la governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e le misure di snellimento procedurale. ridotti i tempi della VIA e semplificati gli iter del repowering

Decreto Semplificazioni,
Foto di Convegni_Ancisa da Pixabay

Le novità del Decreto Semplificazioni

Nel testo un capitolo ad hoc è riservato agli interventi “volti ad accelerare e snellire le procedure” in un serie di aree chiave per il PNRR. Si comincia con la voce Valutazione dell’Impatto Ambientale. Il decreto Semplificazioni ne riduce i tempi a 130 giorni massimi per tutti quei progetti rientranti nel Recovery, nel Pniec o finanziati dal Fondo Complementare. Istituendo una apposita commissione tecnica per la valutazione, composta da 40 persone nominate dal MiTe. E in caso di inerzia della stessa commissione, prevede “l’esercizio di un potere sostitutivo”. Inoltre, per tutelare al meglio beni culturali e paesaggistici interessati dagli interventi del PNRR, istituisce invece una Soprintendenza speciale.

Queste misure vanno di pari passo con lo snellimento burocratico in campo delle energie rinnovabili. Il Decreto Semplificazioni dovrebbe facilitare le procedure autorizzative per i nuovi impianti produttivi e il repowering di quelli esistenti, le infrastrutture energetiche, i sistemi di accumulo così come per le attività di bonifica dei siti contaminati. Nel dettaglio il testo prevede che per gli impianti di accumulo elettrochimico di tipo “stand-alone” e le relative connessioni alla rete elettrica non siano necessarie le procedure di valutazione di impatto ambientale e di verifica di assoggettabilità. Inoltre viene innalzata da 20 kW a 50 kW la soglia minima per sottoporre un impianto fotovoltaico ad autorizzazione unica e introdotta la possibilità di utilizzare la procedura abilitativa semplificata (Pas) per l’autorizzazione di sistemi fotovoltaici fino a 10 MW connessi in media tensione e localizzati in aree a destinazione commerciale, produttiva o industriale.

Anche sul fronte superbonus 110%, il Decreto Semplificazioni apporta alcune novità. Nonostante sia saltata l’estensione della misura agli alberghi, al loro posto sono state inserite case di cura, ospedali, poliambulatori, collegi, ospizi e caserme. Assieme agli interventi di rimozione delle barriere architettoniche. Semplificando inoltre le procedure d’accesso al generoso credito fiscale che dal primo giugno non avrà più bisogno dell’attestazione di stato legittimo. Gli interventi previsti per l’efficientamento energetico potranno essere realizzati con una CILA, cd. Comunicazione di inizio lavori asseverata.

Dibattito pubblico e opere di impatto rilevante

 Tra gli articoli del provvedimento si trovano anche alcune semplificazione procedurali per “opere di impatto rilevante”. Si va dall’alta velocità ferroviaria sulla tratta Salerno-Reggio Calabria a quella sulla Palermo-Catania-Messina, il potenziamento della linea Verona-Brennero, dalla diga foranea di Genova alla messa in sicurezza e ammodernamento del sistema idrico del Peschiera nel Lazio (per citarne alcune). “Un Comitato speciale all’interno del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici – spiega il Governo – indicherà le eventuali modifiche o integrazioni al progetto di fattibilità tecnico-economica che dovessero essere necessarie per rispettare le indicazioni contenute nei pareri e le autorizzazioni”.

Inoltre per l’esecuzione dei contratti pubblici finanziati con le risorse previste dal Piano di Ripresa e Resilienza o dal Fondo complementare, saranno previsti “premi di accelerazione” per ogni giorno di anticipo sul termine contrattuale. Infine per assicurare la più ampia condivisione delle opere da realizzare, “il decreto legge rafforza lo strumento del dibattito pubblico e le attività della Commissione istituita presso il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili per il confronto con la società civile e gli enti territoriali”.