L’Agenzia internazionale per l’energia pubblica oggi il rapporto ‘The Role of Critical Minerals in Clean Energy Transitions’. Due gli scenari analizzati: la crescita di rinnovabili e EV può far raddoppiare o anche quadruplicare il fabbisogno di minerali critici entro il 2040
Per supportare la transizione energetica servirà almeno il doppio di litio, nickel, cobalto e altri minerali
(Rinnovabili.it) – Le forniture di minerali come litio, cobalto, nickel dovranno almeno raddoppiare nel giro dei prossimi due decenni. L’impennata è necessaria per sostenere il boom di auto elettriche e l’espansione delle rinnovabili. Quindi per fare progressi concreti nella transizione energetica e nel centrare gli obiettivi di Parigi sul clima. Lo sostiene l’Iea, l’agenzia internazionale per l’energia, nel rapporto The Role of Critical Minerals in Clean Energy Transitions pubblicato oggi.
Più si espandono le tecnologie pulite, più aumenta la richiesta di minerali essenziali per queste tecnologie. Una legge che riguarda tutti i settori, a partire da quello energetico. Qui, nota l’Iea per dare un’idea della rapidità dell’aumento della domanda, ogni unità di capacità di generazione di energia elettrica oggi richiede il 50% di minerali in più rispetto solo al 2010. La diffusione della mobilità sostenibile con le auto elettriche segue una curva analoga.
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L’Iea valuta la domanda futura di questi metalli in diverse applicazioni energetiche e in due diversi scenari. Il primo prevede un allineamento con gli obiettivi di Parigi, e specificamente con quello del contenimento del riscaldamento globale entro i 2°C. L’altro scenario calcola il fabbisogno di minerali a partire dalle politiche su clima e energia annunciate fino a oggi. In questi scenari, rispettivamente, la domanda complessiva di minerali raddoppia e quadruplica. Per nickel, cobalto e litio le energie pulite diventano nel 2040 il primo mercato di riferimento.
Le auto elettriche saranno responsabili per la maggior parte della crescita della domanda per quanto riguarda litio, nickel, cobalto, manganese e grafite. tutti elementi fondamentali per garantire prestazioni, longevità e densità energetica. Nello scenario Iea in linea con Parigi, la crescita di fabbisogno di minerali per coprire la produzione prevista di batterie per EV è del 30% entro il 2040. La domanda di litio e nickel per le sole batterie dei veicoli elettrici cresce rispettivamente di 43 e 41 volte.
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“I dati mostrano un’incombente discrepanza tra le ambizioni climatiche rafforzate del mondo e la disponibilità di minerali critici che sono essenziali per realizzare tali ambizioni”, commenta il direttore dell’Iea, Fatih Birol.
In parte siamo quindi impreparati per affrontare concretamente la transizione energetica. E il rischio è di trovarsi di fronte a dei colli di bottiglia che rallentino il percorso. “Questi pericoli sono reali, ma sono superabili”, commenta ancora Birol. “La risposta dei responsabili politici e delle aziende determinerà se i minerali critici rimarranno un elemento essenziale per le transizioni di energia pulita o diventeranno un collo di bottiglia nel processo”.