Rinnovabili • Tir elettrici: convenienti in UE con soli 190 mln di investimenti

I tir elettrici in Europa sono davvero convenienti?

Secondo Transport & Environment, basterebbe elettrificare i 25.000 km che compongono le principali arterie autostradali trans-europee per iniziare la diffusione su larga scala del camion elettrico

Tir elettrici: convenienti in UE con soli 190 mln di investimenti
Foto di jwvein da Pixabay

Il rapporto di T&E sugli scenari di diffusione dei tir elettrici

(Rinnovabili.it) – Un investimento di 190 milioni di euro per dare una sterzata decisa verso la decarbonizzazione dei trasporti. Secondo la ong Transport & Environment basterebbe questa cifra, che è pari ad appena lo 0,2% di quanto l’Europa spende ogni anno nelle infrastrutture per i trasporti, per rendere convenienti i tir elettrici.

Come? Questo denaro dovrebbe essere speso per installare punti di ricarica lungo le principali arterie stradali del continente. A essere elettrificati dovrebbero essere i circa 25.000 km di autostrade che compongono il Trans-European Transport Network. “Elettrificare il trasporto su tir a lungo raggio non è più un sogno irrealizzabile. La tecnologia è disponibile e non passerà molto tempo prima che non sia solo più pulita del diesel, ma anche più conveniente”, afferma Simon Suzan di T&E. “Ma per decollare, l’Europa deve investire in infrastrutture di ricarica sia sulle principali autostrade che sugli hub del trasporto. Ciò costerebbe solo una frazione della spesa nei trasporti dell’UE”.

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Il dossier spiega con dovizia di dati perché questa scelta sarebbe particolarmente conveniente. In generale, contribuire alla decarbonizzazione dei trasporti pesanti a lungo raggio abbatterebbe il 20% delle emissioni generate dai tir. I viaggi superiori ai 400 km, infatti, sono solo il 5% degli spostamenti complessivi sulle strade europee, ma rappresentano ben il 40% dei movimenti di tir.

Una quota importante. Ma perché non puntare sui camion a idrogeno? Secondo T&E, i tir alimentati da fuel cell a H2 arriveranno sulle strade solo nella seconda metà di questo decennio. E hanno un altro collo di bottiglia: ci si aspetta che vengano impiegati soprattutto in prossimità di porti o agglomerati industriali, in modo da sfruttare in modo sinergico altre applicazioni del vettore energetico in loco. Al contrario, i tir elettrici arriveranno sul mercato prima del 2025 e potrebbero rappresentare l’opzione migliore dal punto di vista dei costi.

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