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Luci da bere e imballaggi smart, il futuro nei Lexus Design Award 2021

I sei finalisti del concorso indetto da Lexus International, sono al lavoro con alcuni rinomati designer e un budget di 28.000 dollari per prototipare le loro idee. Soluzioni lungimiranti "in grado di plasmare un futuro migliore per tutti"

Lexus Design Award 2021
Credits: Lexus Design Award 2021

(Rinnovabili.it) – Lexus, marchio di lusso della Toyota, è convinta che il design abbia il potere di cambiare il mondo e vuole ispirare i progettisti e gli innovatori a produrre nuove idee capaci di migliorare la vita delle persone. Con questo obiettivo ha creato il concorso Lexus Design Award, giunto quest’anno alla nona edizione. Il vincitore 2021 verrà annunciato questo aprile, ma la giuria ha già selezionato sei finalisti tra gli oltre 2000 progetti presentati, provenienti da ben 66 paesi nel mondo. Ad ognuno di loro è stato assegnato un finanziamento (28mila dollari) per sviluppare la propria idea in un vero prototipo, sotto la guida di rinomati designer internazionali.

“I nostri sei finalisti hanno intrapreso un viaggio stimolante sfruttando la loro creatività per sviluppare soluzioni lungimiranti in grado di plasmare un futuro migliore per tutti”, ha spiegato in occasione della nomina della rosa, Kei Fujita, principale rappresentante dell’ufficio Medio oriente e Asia centrale, presso Toyota Motor Corporation. “Sono estremamente impressionato dallo standard delle proposte considerando le sfide presentate dalla pandemia globale, un evento che ha davvero dimostrato l’importanza dell’innovazione”. 

I finalisti del Lexus Design Award 2021 

CY-BO di Kenji Abe (Giappone), un materiale di imballaggio sostenibile e riutilizzabile di ispirazione biologica per aiutare a ridurre la plastica monouso. Abe lo ha creato “imitando” i processi che permetto alle cellule di assemblarsi. I singoli pezzi, spugnosi e a forma di fiocco di neve, possono essere incastrati insieme, consentendo agli utenti di manipolarli in forme diverse a seconda dello scopo. Infinitamente riutilizzabile e riorganizzabile, ammortizza gli urti grazie alla sua struttura, resistendo a calore ed acqua.

Credits: Kenji Abe

Heartfelt di Gayle Lee e Jessica Vea (Nuova Zelanda e Tonga) è un dispositivo che consente “abbracci virtuali”. “Heartfelt mira a esplorare come potrebbe essere l’essere presenti durante una pandemia cercando di aiutare a ridurre l’ansia e lo stress emotivo di essere soli attraverso semplici dispositivi a lunga distanza“.  Il “comunicatore” è costituito da due parti individuali con la capacità di riscaldarsi quando tenute in mano contemporaneamente da persone differenti, trasmettendo persino il battito cardiaco.

InTempo di Alina Holovatiuk (Ucraina). La designer ha creato degli speciali guanti che possono aiutare a distrarsi nelle situazioni stressanti. Grazie ad uno set di cuscinetti sensibili al tocco, i palmi funzionano come una sorta di tastiera da toccare al ritmo della musica, per aiutare chi li indossa a calmarsi.

KnitX di Irmandy Wicaksono (Indonesia), è un insieme di tessuti funzionali integrati computazionalmente con il lavoro a maglia digitale. L’uso di fibre attive ed elettroniche nel design consente di creare tessuti per indumenti e interni che rispondano dinamicamente ai gesti e alla luce del sole, cambiando il loro aspetto e fornendo termoregolazione.

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Solar Desalination Skylight di Henry Glogau (Nuova Zelanda/Austria), è un dispositivo che utilizza l’acqua di mare per creare luce naturale diffusa e acqua potabile per gli insediamenti costieri. Il design si ispira alle venature delle foglie e al loro processo di evaporazione capillare. L’idea è di sfruttare l’energia solare per alimentare la dissalazione tramite evaporazione (il prototipo potrebbe produrre 440 ml di acqua potabile al giorno), usando questi stessi raggi per produrre una luce diffusa nell’ambiente. Nel contempo la salamoia di scarto potrebbe essere utilizzata per creare una fonte di energia attraverso la reazione con rame e zinco.

Credits: Lexus Design Award 2021Henry Glogau
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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.