Per 8 progetti raccolti già 10 mld di euro di investimenti da soggetti privati. Altri 7 progetti per dare vita all’hub dell’H2 verde presso il porto di Sines sono in lizza come IPCEI
Lisbona punta tutto su idrogeno rinnovabile per la transizione energetica
(Rinnovabili.it) – La corsa all’idrogeno rinnovabile vede l’Unione Europea in prima fila con progetti in cantiere in diversi Stati. A tagliare per primo il traguardo con una produzione su larga scala potrebbe essere il Portogallo. Per voce del ministro all’Ambiente Joao Matos Fernandes, il governo lusitano infatti ha annunciato che i primi stock di H2 verde saranno pronti già entro la fine del 2022.
In un’intervista esclusiva con l’agenzia stampa Reuters, Fernandes ha detto che entro quella deadline il Portogallo avrà “certamente” una produzione di idrogeno rinnovabile. “L’idrogeno verde, nel tempo, consentirà al Portogallo di cambiare completamente il suo paradigma e diventare un paese esportatore di energia”, ha aggiunto il ministro.
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I progetti, sulla carta, ci sono. Già a luglio Lisbona aveva selezionato 37 proposte tra le tante consegnate al governo, da sottoporre poi a una seconda scrematura. Al momento, ha rivelato Fernandes, ci sono 8 progetti per i quali è stato raccolto un volume sufficiente di finanziamenti per farli procedere. Investimenti che provengono da soggetti privati e che ammontano a circa 10 miliardi di euro.
In più, sarebbero già firmati i pre-contratti per l’acquisto e l’assemblaggio di elettrolizzatori, necessari per la produzione di idrogeno rinnovabile per elettrolisi dell’acqua a partire da energia ottenuta da fonti come eolico e solare.
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In più sono 7 le realtà industriali che hanno spedito i loro piani alla commissione che deve approvare i nuovi progetti di interesse comune (IPCEI) a livello europeo, e che dovrebbero andare a costituire un vero e proprio hub lusitano dell’idrogeno verde presso il porto di Sines, da dove l’idea è di esportarlo verso Rotterdam via nave. Tutti i progetti, nel complesso, dovrebbero portare a una capacità installata di circa 1.000 MW.
Oltre al capitolo idrogeno, Fernandes ha rivelato che il governo sta pensando di portare a un nuovo livello la produzione nazionale di litio. Al momento il Portogallo produce litio di bassa qualità, destinato soprattutto alla produzione di ceramica. L’idea è di convertire il comparto per fare spazio a litio di alta qualità per inserirsi nel settore delle batterie per auto elettriche.