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AEA: gli impatti dell’elettricità rinnovabile sull’ambiente europeo

Secondo l'ultimo briefing dell'Agenzia europea dell'ambiente, il maggiore utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione elettrica in Europa non ha solo ridotto le pressioni legate al cambiamento climatico, ma anche quelle dell'inquinamento atmosferico e idrico

elettricità rinnovabile

Gli impatti positivi sull’ambiente dell’elettricità rinnovabile

(Rinnovabili.it) – In tutta l’Unione europea, l’aumento dell’elettricità rinnovabile, ossia prodotta da fonti come il vento e il sole, ha dato una grande mano alla riduzione dei gas serra. Ma, come spiega l’Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA), la diffusione delle green energy non ha avuto solo un impatto climatico. A beneficiarne è stata anche la qualità dell’aria e dell’acqua. Dati precisi in merito a tali benefici arrivano dal nuovo briefing dell’AEA, un’analisi dettagliata degli impatti ambientali complessivi associati alle tendenze del mix energetico dell’UE tra il 2005 e il 2018.

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Il periodo in questione ha visto una rapida crescita dell’elettricità rinnovabile. Al punto che, all’inizio del 2019, la quota verde sulla produzione totale era del 34% a livello UE; una percentuale quasi doppia rispetto al 2005. L’Agenzia ha raccolto i dati di produzione elettrica per 16 principali tecnologie, rinnovabili e convenzionali, in ciascuno Stato membro. Quindi le ha collegate a sei categorie essenziali di impatto ambientale (considerando per ciascuna l’intero ciclo di vita).

Le sei categorie di impatto

  1. cambiamento climatico;
  2. eutrofizzazione dell’acqua dolce (ossia il sovraccarico di sostanze nutritive che provocano fioriture algali e bassi livelli di ossigeno);
  3. formazione di particolato;
  4. acidificazione terrestre;
  5. ecotossicità dell’acqua dolce;
  6. occupazione del suolo.

Rispetto al 2005, l’aumento della produzione di elettricità rinnovabile ha ridotto in modo significativo le emissioni di gas a effetto serra nell’Europa 2018. Non solo. Anche gli impatti su eutrofizzazione, formazione di particolato e acidificazione sono stati tutti inferiori nel 2018 rispetto al 2005.

Per l’ecotossicità dell’acqua dolce e per l’occupazione del suolo, tuttavia, le intensità di impatto rispetto al ciclo di vita sono distribuite in modo più uniforme tra fonti rinnovabili e non. I dati si alzano invece per la produzione elettrica dai rifiuti solidi urbani e per l’intensità di occupazione del suolo associato all’elettricità generata da biomasse solide“Di conseguenza – scrive l’AEA – l’analisi indica che la sostituzione dei combustibili fossili con una quota crescente di elettricità rinnovabile in tutta l’UE ha aumentato i potenziali di impatto per l’ecotossicità dell’acqua dolce e l’occupazione del suolo”.

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Tale valutazione ha anche rilevato che l’energia rinnovabile richiede quantità maggiori di metalli e altri minerali per unità di elettricità generata, pur avendo generalmente impatti ambientali costantemente inferiori rispetto a combustibili fossili in quasi tutte le categorie esaminate.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.