Tramite l’iniziativa di un’associazione umanitaria, un'isola di pescatori abbandona il cherosene per illuminarsi con l’energia del vento
(Rinnovabili.it) – E’ solo una piccola isola di pescatori nel Mar Arabico, terra di insenature e mangrovie situata a 150 chilometri a sud del Pakistan, eppure Kharochhan si può considerare anni luce avanti rispetto al resto del Paese, in materia di protezione ambientale e qualità della vita. A rendere tale questo territorio subtropicale, da sempre costretto ad sostenersi energicamente tramiti cherosene, è stata l’istallazione di cinque turbine eoliche che ad oggi provvedono a rispondere ai bisogni di illuminazione di un quinto delle case (100 su 550 circa).
Ciò che può sembrare un investimento come un altro per Mohammad Arif, pescatore ed isolano, è “una benedizione”: “Ciascuno di noi può risparmiare fino a 1.500 rupie (18 dollari) altrimenti spesi sul cherosene. Non ho potuto permettermi di educare i miei figli, ma ora manderò due delle mie quattro figlie a scuola”.”Siamo poveri e con scarse risorse. I nostri ragazzi diventano pescatori di solito e le ragazze si occupano della casa rimanendo analfabete. Questo denaro potrebbe aiutarci a migliorare il futuro”, ha aggiunto.
A mezz’ora di navigazione dalla terraferma, ha spiegato Jamali Nadeem, segretario generale dell’Associazione umanitaria che si è occupata dell’iniziativa, lo sviluppo Kharochhan è stato ostacolato dall’isolamento geografico. “Il nostro progetto è quello di evitare il degrado ambientale e contribuire a fornire alla popolazione una vita sociale attiva”, nella convinzione che un’operazione del genere si possa replicare in tutto il Pakistan che in questo moment si trova ad affrontare una catastrofica crisi energetica. Secondo il Pakistan Meteorological Department il Paese avrebbe la potenzialità di generare 50.000 MW tramite l’energia del vento, soprattutto nella Provincia meridionale di Sindh.