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Trasporto pesante, dal 2040 stop ai tir alimentati con le fossili

Biocarburanti, batterie, idrogeno: la roadmap della transizione verso la mobilità pulita di un settore – quello degli autocarri e del trasporto su lunga distanza – tra i più difficili da decarbonizzare

Trasporto pesante
credits: Schwoaze da Pixabay

L’impegno delle grande industrie europee del trasporto pesante

(Rinnovabili.it) – I big europei del trasporto pesante si sono impegnati a non produrre più camion e altri veicoli per la lunga distanza alimentati a benzina dopo il 2040. E’ la promessa che ha messo nero su bianco l’Acea, l’associazione europea dei produttori di automobili, insieme al Potsdam Institute for Climate Impact Research. Tra i firmatari figurano CNH, Daimler, DAF, Ford, MAN, Scania e Volvo

“La neutralità del carbonio entro il 2050 al più tardi implica che entro il 2040 tutti i nuovi veicoli commerciali venduti devono essere privi di fossili. E questo è un impegno che l’industria dei veicoli commerciali sta facendo ora per la prima volta ”, si legge nel comunicato di Acea.

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Il trasporto pesante è uno dei settori hard-to-abate, cioè più difficili da decarbonizzare. Come in alcune industrie pesanti – il siderurgico, ad esempio – anche per gli autocarri è difficile pensare a una completa elettrificazione. La soluzione quindi deve arrivare per altre vie.

Anche su questo punto la dichiarazione di Acea è chiara. I produttori di camion si dicono convinti che “le nuove tecnologie di propulsione diventeranno rapidamente la spina dorsale del trasporto merci su strada”. La transizione passerà da “combustibili alternativi, batterie e idrogeno”. Secondo l’associazione, i camion alimentati a idrogeno si diffonderanno rapidamente, sostituendo le soluzioni intermedie, se ci saranno adeguate condizioni economiche e di mercato: “chi utilizza camion non investirà in tecnologie a emissioni zero se non esiste un modo semplice ed economico per gestirli, rifornirli e ricaricarli”. Di qui l’appello alla politica, affinché faccia la sua parte.

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Questa dichiarazione è in linea con quanto ha delineato la Commissione europea nella sua nuova strategia sulla mobilità sostenibile, che mira a portare 80mila camion a emissioni zero su strada entro il 2030 e ad avere solo nuove vendite verdi entro il 2050.

Per la ong Transport&Environment, che si occupa di mobilità pulita, la dichiarazione è un passo in avanti importante ma il futuro del trasporto pesante deve prendere una direzione chiara. L’impegno dei produttori di autocarri, scrive in una nota T&E, “non deve essere utilizzato come cavallo di Troia per aumentare l’uso di biocarburanti. Solo le autentiche tecnologie a emissioni zero (come la batteria e H2) sono la soluzione”.