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GSE: Rapporto 2008 su biomasse e rifiuti

Il Gestore per i Servizi Elettrici fornisce un resoconto sugli impianti alimentati da biomasse, rifiuti solidi urbani biodegradabili, Biogas e Bioliquidi, presenti in Italia

(Rinnovabili.it) – Il Gestore per i Servizi Elettrici (GSE) che pubblicizza e promuove l’espansione delle energie rinnovabili, ha pubblicato in data odierna uno schema riassuntivo dei dati 2008, con l’obiettivo di fornire un quadro di riferimento degli impianti alimentati da biomasse e rifiuti solidi urbani biodegradabili, biogas e bioliquidi in esercizio in Italia.
Il documento “Le biomasse e i rifiuti”:https://www.gse.it/attivita/statistiche/Documents/BiomasseRifiuti.pdf, nella sua prima edizione, elenca 352 strutture in esercizio dislocate lungo il territorio nazionale e che nel loro totale hanno una capacità installata di 1.555 MW, pari ad una produzione di 5.966 GWh.
Con una composizione che sembra privilegiare le biomasse che rappresentano il 46% del totale, l’Italia continua a sviluppare un settore che nell’arco temporale 1997-2008 ha subito una crescita considerevole, con un tasso medio annuo dell’11,6% per numerosità e del 17,2% per potenza installata.
Le regioni settentrionali sono quelle che detengono il primato e che risultano essere più omogene nella produzione. Emilia Romagna e Lombardia si trovano in testa con una percentuale rispettiva di 22,9% e 14,9% .
Passando per il centro, dove il valore più elevato è quello del Lazio con il 4,6%, arriviamo alle regioni meridionali dove non si registrano dati importanti. Nella regione Puglia, però, la città di Bari detiene il primato nazionale di produzione che è pari all’11%, contribuendo così ad innalzare il livello minimo registrato nel mezzoggiorno. Tutte le altre regioni infatti, se messe assieme, non riescono a raggiungere neanche l’1,5%.
Uno sguardo anche al confronto con la situazione esistente nell’UE-15 in cui la produzione da biomasse e rifiuti rappresenta il 17,2% della produzione FER e il 3,0% di quella lorda di energia elettrica. “Degli 86,9 TWh prodotti in Europa – si legge nel rapporto – nel 2008, il 30,3% appartiene alla Germania. Seguono con percentuali intorno all’11%, Regno Unito e Svezia. L’Italia si colloca al 5° posto e rappresenta il 6,9% della produzione totale” da queste fonti.

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