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Patto di Spello: valorizzare il turismo oleo-enogastronomico

Le 4 più importanti organizzazioni italiane che si occupano di turismo oleo-enogastronomico hanno firmato un accordo per lavorare insieme anche con amministrazioni regionali e Governo e individuare strategie, idee e progetti per il futuro.

Patto di Spello

 di Isabella Ceccarini

(Rinnovabili.it) – Nell’ambito della manifestazione “Frantoi aperti in Umbria”, le 4 più importanti organizzazioni italiane che si occupano di turismo oleo-enogastronomico, Città del Vino, Città dell’Olio, Movimento Turismo del Vino e dell’Olio e Federazione Italiana delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori hanno siglato il Patto di Spello, un accordo per lavorare insieme anche con amministrazioni regionali e Governo e individuare strategie, idee e progetti per il futuro.

Il Patto di Spello – dal nome dell’incantevole borgo umbro dove si sarebbe dovuto svolgere l’incontro in presenza – è stato sottoscritto a margine del webinar “Patto di Spello. Per l’enoturismo e l’oleoturismo italiani” aperto dal sindaco di Spello Moreno Landrini e al quale ha partecipato anche la ministra delle Politiche agricole, alimentari e forestali Teresa Bellanova: «Considero il Patto un processo virtuoso di elaborazione di istanze dal basso utili a dare valore anche economico al territorio rurale. Questo ci consente di individuare terreni comuni utili a tutta la filiera agricola, per una strategia di medio e lungo termine, che tenga conto anche della pandemia che stiamo vivendo». 

In questo contesto il paesaggio è considerato un elemento strategico per la valorizzazione delle aree interne ed arrestarne lo spopolamento. In questa fase così anomala delle nostre vite, il lavoro da casa è diventato una necessità che da molti viene vissuto come una nuova opportunità che consente di lavorare anche lontano dalle grandi città: da qui l’indispensabile esigenza di banda ultra larga che porti la connessione alle aree interne riaprendo prospettive di crescita economica.

Il Patto di Spello punta a far crescere e qualificare l’offerta eno-oleo-agrituristica perché, ha sottolineato la ministra «siano motore di un nuovo sviluppo, fondato su parole chiave come sostenibilità, etica, salvaguardia dei paesaggi rurali, innovazione tecnologica e unicità dei territori e delle vocazioni. Una nuova visione di paesaggio può integrare i processi economici, sociali e ambientali in un progetto che coinvolge tutte le zone rurali e che mette al centro la qualità come fattore di competitività che non si ferma alla qualità dei prodotti ma è una qualità integrale, che lega prodotto e territorio, prodotto e paesaggio, assicurandone l’unicità e mettendo in campo un valore non replicabile fuori dai luoghi di origine. Il successo delle nostre indicazioni geografiche nel mondo è qui».

Negli ultimi anni il turismo gastronomico ha conosciuto una crescita costante e la gran parte dei turisti cerca esperienze a tema in cui il cibo, l’olio e il vino hanno grande rilevanza. Nonostante il Covid-19 abbia segnato una forzata battuta d’arresto, è chiaro che il settore può essere trainante per la ripresa e per promuovere la qualità territoriale, a patto di puntare su innovazione, digitalizzazione e sostenibilità.

Teresa Bellanova si è dichiarata disponibile a incontrare i firmatari del Patto di Spello per creare con il Mipaaf un tavolo di consultazione e una cabina di regia nazionale con il comune obiettivo del rilancio dei territori e della loro economia.

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