La circolare del ministero dello Sviluppo economico per operatori e associazioni dedicata a fornire indicazioni sull’interesse pubblico del settore. All’interno anche alcune indicazioni e raccomandazioni
di Tommaso Tetro
(Rinnovabili.it) – E’ indispensabile che sia garantita in ogni caso la continuità delle attività di interesse pubblico relative al settore energetico; la priorità va data alle utenze dei cittadini e qualora si dovesse necessariamente dover interrompere o rallentare si potrebbe pensare a quelli non connessi ai servizi energetici primari. Questo quanto previsto e specificato nella circolare della direzione generale per le Infrastrutture e la sicurezza dei sistemi energetici e geominerari del ministero dello Sviluppo economico destinata agli operatori dei servizi energetici e alle relative associazioni. Viene anche fatto presente che agli addetti è consentito circolare liberamente anche in territori e in orari in cui vigono misure restrittive per gli spostamenti. Il tutto nel rispetto delle misure necessarie al contenimento della diffusione del Covid-19.
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Il ministero raccomanda che – dal momento che le nuove limitazioni agli spostamenti, benché non riguardino quelli per comprovati motivi di lavoro, potrebbero rendere meno agevoli le turnazioni – un’adeguata organizzazione e pianificazione dell’orario di lavoro, che consenta il mantenimento delle operazioni di gestione, manutenzione e intervento in caso di disservizi, così da assicurare la continuità del servizio in sicurezza.
Tra le altre osservazioni alle aziende da segnalare come “nei casi di una non piena disponibilità della forza lavoro in conseguenza a possibili contagi o quarantene, di dare priorità alle attività e ai processi funzionali a garantire la continuità e la sicurezza del servizio nonché a quelle funzionali alla erogazione di prestazioni all’utenza, valutando di interrompere o rallentare i processi non connessi all’erogazione dei servizi primari e indispensabili”.
Inoltre, per le sale controllo, i centri di dispacciamento e gli impianti offshore, che devono funzionare in continuo, una delle misure pianificate era consistita – all’epoca del lockdown – nell’organizzazione del personale in cellule tra loro separate, ora sarebbe opportuno avviare “per il personale addetto una campagna di vaccinazione antinfluenzale, screening periodici con tamponi e test antigenici veloci o test sierologici così da poter già avviare la costituzione di gruppi di lavoratori in grado di assicurare con certezza continuità lavorativa nei punti nevralgici del sistema”. Infine, verrà fatta presente al ministero della Salute “la necessità di attribuire ai lavoratori del settore energetico un canale prioritario di accesso allo svolgimento dei tamponi e dei test sierologici, così da contrarre anche le tempistiche del periodo di quarantena precauzionale”.