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Auto: Greenpeace contro “I Killer del Clima”

Al salone di Francoforte l'associazione ambientalista punta il dito contro la casa tedesca dell'auto e chiede sostegno alla Merkel

(Rinnovabili.it) – L’ultimo rapporto “Transport & Environment”:https://www.transportenvironment.org/Publications/prep_hand_out/lid:549, pubblicato nell’agosto 2008 dalla European Federation for Transport and Environment, che si basa su una ricerca della Commissione Europea, raccoglie la classifica delle case automobilistiche che detengono il record di inquinamento.
La casa tedesca Mercedes possiede lo scettro per essere la più dannosa e per aver addirittura superato con le sue emissioni oltre il 23% del limite stabilito per le sue auto entro il 2015.
All’inaugurazione del salone di Francoforte non poteva mancare l’associazione attivista di Greenpeace che puntuale ha espresso apertamente il disdegno nei confonti della casa produttrice, forte anche della presenza del cancelliere tedesco Angela Merkel, tra i presenti alla manifestazione, e alla quale ha chiesto di appoggiare le ragioni della sua protesta.
“Stop ai mangia carburante” è stato lo slogan che gli attivisti hanno urlato difronte l’entrata del salone, mentre sullo sfondo una scultura di un pianeta schiacciato dalle ruote di un automobile esprimeva tutta la riprovazione nei confronti degli “inquinatori e killer del clima”, così li hanno definiti.
Andrea Lepore, responsabile della campagna Trasporti e Clima di Greenpeace , ha messo alla luce la gravità di un sistema di mercato pesantemente “guidato” da vetture ad alto consumo di carburante, pur esistendo in circolazione modelli a basso impatto ambientale. Continua Lepore “Le nuove tecnologie ibride ed elettriche offrono enormi opportunità per il futuro, ma per raggiungere risultati importanti nel breve periodo, utilizzando le tecnologie già disponibili, tutte le case automobilistiche possono e devono produrre automobili più leggere ed efficienti”.
Gli obiettivi imposti dalla Commissione Europea per il 2012 e per il 2015 saranno nemmeno lontanamente pensabili, se le case automobilistiche non si impegneranno a produrre auto secondo tecnologie ecocompatibili e più rispettose per l’ambiente.