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Consumi elettrici italiani in crescita ma le rinnovabili tengono

Terna aggiorna i dati d'esercizio pubblicando il report di ottobre 2020. Dopo i cali del primo lockdown la domanda nazionale torna in linea con il 2019. Nonostante ciò cresce la copertura delle fonti verdi

Consumi elettrici italiani
Foto di Erika Varga da Pixabay

(Rinnovabili.it) – Un punto percentuale in più. Le energie rinnovabili non retrocedono ma, almeno per ora, mantengono alto il contributo sui consumi elettrici italiani raggiungendo quota 37%. A confermarlo sono i dati di ottobre 2020, pubblicati in questi giorni da Terna. Nel nuovo rapporto mensile, il gestore della rete di trasmissione nazionale mette in fila i trend più importanti del sistema elettrico italiano. A cominciare da quelli sui consumi che hanno toccato i 26.196 GWh sotto la spinta della ripresa industriale. Al punto che lo scorso mese si è contraddistinto per il riallineamento della domanda elettrica ai livelli 20219, dopo il brusco calo primaverile.

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“A ottobre i consumi elettrici italiani sono risultati in crescita rispetto al mese precedente, nonostante la profonda incertezza alimentata dalla dinamica dei contagi relativa all’emergenza sanitaria da Covid-19”, spiega Terna. L’IMCEI (Indice Mensile Consumi Elettrici Industriali) che monitora 530 clienti “grandi energivori” ha evidenziato, infatti, segnali di graduale recupero. “In particolar modo, il recupero è stato guidato dai comparti del siderurgico (più 0,9) e dei materiali da costruzione (più 5,9%), mentre sul dato complessivo hanno influito negativamente i valori dei settori dei mezzi di trasporto (meno 6,6%) e della chimica (meno 5,8%)”

E nonostante la ripresa, almeno per ora il mix non ha perso la sua quota verde. Ad ottobre 2020, infatti, si è registrata una riduzione della produzione termoelettrica (meno16,9%) e un aumento del contributo idroelettrico (più 48,9%), eolico (più 56,6%) e fotovoltaico (più 9,8%). Fattori, quest’ultimi, che hanno permesso alle fer di coprire il 37% dei consumi elettrici italiani; un punto percentuale in più rispetto a settembre 2020.

Entrando nel dettaglio, l’energia prodotta da fonte fotovoltaica si è attestata a 1.831 GWh, quella dal vento a 1.605GWh e quella generata da impianti a bacino, serbatoio e acqua fluente a circa 4.470 GWh.

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A calare è inevitabilmente il contributo nostrano al fabbisogno elettrico che passa dal 92% di settembre all’84,2% di ottobre. Ma, spiega Terna, “nei primi 10 mesi del 2020 la domanda elettrica risulta ancora in flessione rispetto al corrispondente periodo del 2019 (-6,2%, anche in termini rettificati). Da gennaio a ottobre le fonti rinnovabili hanno coperto il 39% della domanda elettrica (35% nel 2019)”.