La petizione che il WWF ha lanciato in vista del summit di Copenhagen ha l'intento di sensibilizzare i Paesi industrializzati ad impegnarsi realmente nel contenimento delle emissioni dannose
(Rinnovabili.it) – Il WWF ha lanciato la proposta di una petizione chiedendo ai Paesi industrializzati di impegnarsi di più nella lotta ai cambiamenti climatici in vista del summit di Copenhagen.
Alla soglia di importanti incontri sul Clima come il vertice Onu che si terrà domani a New York e il vertice di Pittsburgh in programma a fine settembre, l’intento è sensibilizzare i “grandi” del Pianeta verso l’importanza di contenere l’aumento della temperatura al di sotto dei 2 gradi, limitando così gli effetti del global warming.
L’appello è stato sorprendentemente firmato da 40 tra i maggiori scienziati che si occupano e studiano i cambiamenti climatici, tra cui l’ex presidente dell’Ipcc Sir John Houghton che ha chiesto un taglio netto delle emissioni entro il 2020, taglio che equivale al 40% rispetto ai livelli del 1990.
Saleem Huq, che oltre ad aver firmato l’appello del Wwf lavora all’Istituto internazionale per l’Ambiente e lo Sviluppo, ha dichiarato che ”le prove scientifiche ora indicano che anche un aumento di due gradi comporterebbe considerevoli difficoltà per le popolazioni povere e vulnerabili nel mondo, specialmente quelle che vivono nelle isole e sulle coste. Quindi una riduzione del 40% delle emissioni è quella minima richiesta per fornire una migliore chance di evitare devastazioni in questi paesi e comunità ”.
I Paesi industrializzati devono prendere impegni importanti e portarli avanti con serietà, in modo da ridurre davvero il rischio di innalzamento della temperatura, come ha sottolineato Jason Anderson, responsabile per le politiche su clima ed energia dell’ufficio europeo del WWF.