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Caso ‘pellet contaminato’, predisposto il dissequestro

Lo ha stabilito pm di Varese a seguito delle analisi condotte dall’Ispra che hanno definito la partita di "non rilevanza radiologica"

(Rinnovabili.it) – Lo scalpore suscitato a suo tempo dal caso pellets di marca Natur Kraft proveniente in Lituania e “contaminato”:https://www.rinnovabili.it/continua-il-maxi-sequestro-di-pellet-radioattivo-401701 da tracce di Cesio 137 è scemato in seguito alle ricerche condotte dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). L’operazione di maxi-sequestro aveva allertato non poco diverse provincie italiane coinvolte nella distribuzione della partita sospetta, nonostante le rassicurazioni provenienti del questore d’Aosta, Salvatore Aprile.
Ora in seguito riscontro della “non rilevanza radiologica” del prodotto e della “non pericolosità per la salute pubblica”, il pm di Varese, Sara Arduini, ha disposto oggi il dissequestro del combustibile nella sua competenza territoriale, ritirato il 13 giugno scorso, ordinandone inoltre la restituzione al distributore. Il reato ipotizzato era quello di “commercio di sostanze alimentari contraffatte o adulterate” che punisce chi “pone in commercio, ovvero distribuisce per il consumo acque, sostanze o cose che sono state da altri avvelenate, corrotte, adulterate o contraffatte in modo pericoloso alla salute pubblica”.