Il problema degli elevati costi di produzione nell’industria del solare, sta evidentemente avendo un effetto volano sugli investimenti nella ricerca di nuove tecnologie più efficienti e meno care per produrre energia dal sole. In questo senso tornano di attualità alcune promettenti start up, che proprio sulla ricerca tecnologica applicata alle rinnovabili hanno incentrato il loro business. Una di queste, Wakonda Technologies, società di Boston fondata nel 2005 da Les Fritzemeier e dal professor Ryne Raffaelle dell’Istituto di Tecnologia di Rochester, ha di recente comunicato di aver raggiunto un importante accordo con alcuni fondi di private equity per sviluppare celle solari ad altissima performance rispetto a quelle tradizionali in silicio mono o policristalline, che risultano sicuramente ancora troppo care per una efficienza tutto sommato modesta. La società nata come una sorta di scommessa da parte di due brillanti studiosi, trasferita la sede a New York è stata premiata nel 2007 come la azienda verde dell’anno in America. Wakonda che fin da principio ha fatto della ricerca sul miglioramento dell’efficienza delle celle solari una ragione di vita, ha ottenuto un finanziamento di 9,5 milioni di dollari da ATV(Advanced Technology Ventures), General Catalyst Partners, Polaris Venture Partners, Applied, Ventures, LLC e dal fondo Massachusetts Green Energy per lo sviluppo di un nuovo materiale già brevettato in grado di produrre celle solari a basso costo e ad altissima efficienza. I primi esperimenti hanno dimostrato che queste nuove celle sono in grado di produrre un efficienza di circa il 30% contro una media di quelle attualmente in commercio che si attesta sul 15-17%.