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Ecobonus, sismabonus e superbonus 110%: quanto è possibile risparmiare?

Secondo l'analisi dell'Uffico Studi Gabetti con gli interventi coperti dalla nuova detrazione è possibile abbattere il fabbisogno energetico nei condomini del 43%, tagliando del 35% le emissioni

Ecobonus
Foto di moerschy da Pixabay

Il Superbonus 110% integrerà da quest’anno in modo significativo l’Ecobonus e il Sismabonus, le principali detrazioni Irpef per la casa. Strumenti importanti non solo per sostenere il settore edilizio ma anche per rinnovare un parco immobiliare ancora carente sotto il profilo energetico. Ma qual è il loro impatto in termini di risparmio ottenibile?

A rispondere è oggi l’analisi dell’Ufficio Studi Gabetti, insieme a Gabetti Lab, che attraverso lo studio di 59 condomini (1.277 unità abitative) che hanno contrattualizzato interventi di riqualificazione energetica, ha cercato di quantificare il relativo risparmio dal punto di vista energetico, economico e anche emissivo.

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Risparmio energetico medio per unità abitativa

I dati di risparmio energetico medio per unità abitativa così come quelli inerenti la riduzione della CO2 sono stati ricavati da un’indagine, basata su un campione di 463 unità immobiliari – per un totale di 17 condomini – in cui erano già stati eseguiti lavori di riqualificazione. Nel dettaglio lo studio ha analizzato i documenti di progetto allegati nella domanda di richiesta per l’ottenimento della detrazione Iref.

Per il campione, si è passati da un fabbisogno energetico medio iniziale di 122,8 KWh/mq/anno, ad uno finale di 66,76 KWh/mq/anno, con un taglio medio del 43%. Un secondo dato significativo è la percentuale di risparmio energetico medio e il salto di classe energetica medio per queste 463. Grazie all’analisi dell’Attestato di prestazione energetica (APE) si è riusciti infatti a calcolare che il salto di classe medio è di 2,6 punti, mentre la percentuale di risparmio energetico medio è del 34%. Con una riduzione media delle emissioni di CO2 pari al 35%.

Risparmio economico generato 

Un altro aspetto su cui lo studio dell’Ufficio Studi Gabetti si è focalizzato è quello economico. L’analisi ha considerato in questo caso un campione di 59 condomini (per un totale di quasi 1.300 unità abitative) che hanno contrattualizzato l’esecuzione di interventi per l’efficientamento energetico in Ecobonus/Sismabonus, prevedendo la cessione del credito fiscale; di questi, 17 hanno poi manifestato l’intenzione di passare al Superbonus 110%.

Considerando tutto il campione, l’importo totale dei lavori è pari a 42,6 milioni di euro: il 95% (pari a 40,5 milioni) ha riguardato gli interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate (cappotto termico); il 5% (pari a 2,1 milioni) sono stati interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernali (generatori di calore). Agli interventi di riqualificazione, le unità immobiliari del campione hanno abbinato interventi di ristrutturazione edilizia non legati all’efficientamento energetico per un ammontare di 1,9 milioni (4% del costo totale). Dunque, considerato anche il costo della ristrutturazione edilizia, il costo totale generato dal campione è di 44,5 milioni di euro.

In questo caso, attraverso l’Eco/Sismabonus (65%/85%) tradizionale e il Bonus Ristrutturazione per la quota residua (50%), il credito di imposta cedibile è del 71%, mentre rimane per il 29% a carico del condominio. Tradotto in termini numerici significa che il campione ha ceduto una cifra pari a 31,8 milioni di euro, mentre ha effettivamente pagato un residuo pari a 12,7 milioni.

Partendo dai valori economici relativi al costo totale dell’intervento, al credito d’imposta cedibile e al residuo a carico del condominio, è stata fatta un simulazione applicando i parametri economici previsti dal Superbonus 110% su 17 condomini. Al costo totale degli interventi in Ecobonus per ognuno dei 17 immobili è stato aggiunto un 25% in più: “è una percentuale stimata rappresentativa del numero di interventi aggiuntivi (building automation, pannelli fotovoltaici, colonnine per la ricarica elettrica, etc…) che il Superbonus consente di fare rispetto all’Ecobonus”. Oltre a questo, per gli interventi che riguardano l’involucro edilizio e la sostituzione del generatore di calore, l’aliquota del 65% è stata sostituita con un’aliquota al 110%, mentre è stato confermato al 50% lo sconto fiscale della ristrutturazione edilizia.

Dalle stime effettuate emerge che la percentuale a carico del condominio scenderebbe al 6%: su un totale di importo lavori pari a 15,5 milioni di euro, il residuo a carico del condominio andrebbe a ridursi del 71%, da 3,6 milioni a 1,04 milioni.