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Lav: vegetariani e vegani aiutano l’ambiente

Gli allevamenti di bestiame sono responsabili del 18% delle emissioni annuali di gas serra: consumare meno carne diminuirebbe l'inquinamento migliorando il rischio di malattie cardiovascolari

(Rinnovabili.it) – La scorsa settimana è stata avanzata la proposta di Legge trasversale n.1467 “Norme per la tutela delle scelte alimentari vegetariana e vegana”:https://www.lav.it/uploads/34/16008_16PDL0028500.pdf, attualmente in osservazione alla Camera dei Deputati. La nuova norma andrebbe a garantire il diritto all’opzione vegetariana nelle mense scolastiche e in generale nei luoghi di ristoro, per permettere a chi decide di intraprendere un’alimentazione priva di proteine e grassi animali, di scegliere cosa mangiare.
L’appello della Lav (Lega anti vivisezione) non è rivolto solo alla tutela dell’animale ma anche e soprattutto alla salvaguardia dell’ambiente e della salute umana: è stata resa nota la comunicazione che per ogni kg di carne non mangiata in una settimana da una sola persona si riesce a risparmiare fino a trentasei kg di CO2, contribuendo alla riduzione del rischio di diabete: una scelta sana ed ecologica.
Il calcolo riguarda gli animali da allevamento: per ogni capo di bestiame è stato valutato un inquinamento del suolo e delle falde acquifere pari a circa trenta volte il suo peso, causa dell’aumento di frequenza e di intensità del fenomeno delle piogge acide dovuto alle emissioni dannose e alla deforestazione.
Un allevamento di bestiame è risultato essere un notevole fattore di incremento dello spreco di importanti risorse quali acqua e terra coltivabile responsabile anche della produzione del 18% dei gas serra emessi ogni anno a livello globale.

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