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Parlamento UE: ambizione ed impegni finanziari per Copenaghen

A due mesi dalla riunione COP 15 gli eurodeputati sollecitano l’Unione a mantenere un ruolo di leadership nei negoziati climatici

(Rinnovabili.it) – Riunione oggi al Parlamento Europeo, che nel conto alla rovescia verso la Conferenza Onu di dicembre rivolge ancora un’esortazione all’Unione Europea perché mantenga il ruolo di guida all’interno dei negoziati internazionali.
L’opinione espressa dalla Commissione Ambiente del PE è che rimandando ulteriormente l’ambizione necessaria negli obiettivi di riduzione delle emissioni, sia per i Paesi sviluppati che quelli in via di sviluppo, le generazioni future potrebbero non essere in grado di controllare il cambiamento climatico globale.
Nella bozza decisionale adottata questa mattina con 55 voti favorevoli, 1 contrario e 3 astensioni, i deputati si sono trovati uniti nell’affermare che il nuovo accordo climatico dovrebbe garantire alcuni punti imprescindibili. In primis, che le nazioni industrializzate riducano significativamente le emissioni collettive con un target a lungo termine di almeno l’80% entro il 2050 rispetto al 1990, mentre alle economie emergenti andrebbe il compito di limitare la crescita delle emissioni del 15 – 30% al di sotto “business as usual”; si tratterebbe, specifica il draft, di obiettivi da rivalutare ogni cinque anni per assicurare di tenere il passo con le ultime scoperte scientifiche e mantenere il surriscaldamento globale al di sotto dei fatidici 2 °C.
Focus anche sull’impegno finanziario da destinare alle misure di mitigazione ed adattamento che la commissione valuta non debba essere inferiore a 30.000 milioni di euro all’anno entro il 2020, assoggettandoli, insieme agli obiettivi di taglio, ad un regime di controllo più duro che comprenda un meccanismo di allerta precoce e sanzioni dedicate. Inoltre, aggiunge la risoluzione, i futuri meccanismi di compensazione dovranno poter includere standard qualitativi severi. I deputati sottolineano che un accordo a Copenaghen potrebbe rafforzare un ‘Sustainable New Deal’ stimolando la crescita economica, promuovendo tecnologie eco-sostenibili, riducendo il consumo di energia e garantendo nuovi posti di lavoro. E proprio sulla questione clima, ricordiamo che la Ue dovrebbe trovare un accordo al Consiglio ambiente di domani e al Vertice dei capi di Stato e di governo del 29 e 30 ottobre prossimi.

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