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Solare termico, colmerà il gap energetico al target UE del 2020?

Grazie al solare termico si potrebbero raggiungere gli obiettivi previsti dalla direttiva energetica 20-20-20: i cittadini diventerebbero parte integrante della produzione del 20% di energia da fonte rinnovabile

(Rinnovabili.it) – Da uno studio condotto valutando la diversificazione e i settori di impiego dell’energia in Europa, Werner Weiss (AEE Intec) e Peter Biermayr (Vienna
University of Technology), relatori del documento, hanno dimostrato che attualmente il 50% dei consumi sono da riferire ai sistemi di raffreddamento e riscaldamento.
Ascoltando la dichiarazione di Arrigo Burello, vicepresidente Assolterm (Associazione Italiana Solare Termico) e AD dell’azienda friulana Solar Systems si evince che il solare termico, attualmente sottovalutato nel campo delle energie rinnovabili, potrebbe essere la chiave di volta del raggiungimento degli obiettivi energetici inclusi nel pacchetto 20-20-20. “Il solare termico, settore ad oggi sottovalutato rispetto ad altri nel campo delle energie rinnovabili, può contribuire in modo decisivo al raggiungimento degli obiettivi della direttiva europea 20-20-20” – afferma Arrigo Burello – “Lo dimostra anche il recente studio commissionato da Estif (European Solar Thermal Industry Federation) sulle potenzialità di sviluppo del solare termico in Europa.”
“L’energia solare è la via principale per soddisfare le nostre esigenze di approvvigionamento di calore a basse temperature, poiché l’Italia gode di un forte irraggiamento.” – ha dichiarato Burello – “Contrariamente a quanto si pensa, il fotovoltaico non è l’unica soluzione per lo sfruttamento del sole: lo studio di Weiss e Biermayr analizza il potenziale di sviluppo del solare termico in Europa al 2020, al 2030 e al 2050, confermando che questa tecnologia può colmare il gap fra l’attuale quota di energie rinnovabili e l’obiettivo europeo del 20%”.
Entro il 2020 il 20% dell’energia dovrà essere prodotta da fonte rinnovabile e per la produzione di calore si potranno sfruttare le biomasse, la geotermia e il sole e in tal senso il solare termico potrebbe essere l’alternativa valida per il raggiungimento degli obiettivi della direttiva.
Contestualmente, Assolterm, proprio per contribuire al raggiungimento degli obiettivi, ha in progetto di istallare tre milioni di impianti solari termici entro il 2020 in modo che i cittadini possano diventare parte integrante di un cambiamento che punti all’utilizzo, ma anche alla produzione di energia pulita, abbattendo le quote di CO2 e usufruendo di tutta l’energia necessaria senza inquinare.

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