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Ingegnere indiano costruisce “ghiacciai”contro il Global Warming

Per salvare la ‘terza calotta’ della terra Chewang Norpheli devia le nevi sciolte dell’Himalaya in bacini artificiali e dà vita a nuovi ghiacci

(Rinnovabili.it) – Chewang Norpheli ha 76 anni ed è un ingegnere in pensione con un hobby particolare: ‘costruire’ ghiacciai. Di origini indiane, Norpheli ha potuto essere testimone effettivo della progressiva scomparsa delle nevi himalaiane e si è fatto carico in prima persona del problema del surriscaldamento globale.
L’idea dell’ingegnoso ‘Iceman del Ladakh’, come è stato ribattezzato, è stata quella di deviare le nevi sciolte, attraverso una rete di tubi, in laghi artificiali, posizionati nel lato in ombra delle valli montane.
In assenza di luce solare diretta l’acqua si giaccia e rimane congelata fino all’inizio dell’estate quando viene reimmessa nei fiumi. Norpheli ha finora realizzato 12 ghiacciai artificiali, ciascun in grado di contenere fino a un milione di metri cubi di acqua e a loro volta capaci di irrigare 200 ettari di terreni agricoli. Per gli agricoltori si tratta di una possibilità in più che può davvero fare la differenza. La prematura scomparsa delle nevi perenni provoca, infatti, allagamenti nei mesi invernali e secche estive che stanno già danneggiando abitanti e coltivazioni. Non solo la sua corsa contro il tempo è pienamente condivisa dal primo ministro indiano Manmohan Singh, ma l’invenzione è stata riconosciuta dal governo che ha deciso di finanziare con 16.000 sterline la costruzione di cinque nuovi ghiacciai.
Ma il tempo, spiega l’ingegnere, “non è dalla mia parte”: la preoccupazione per la propria età si unisce a quella di non aver trovato un “iceman” che continui il suo lavoro. “Sto pensando di formare gli abitanti dei villaggi con cd di istruzioni che io stesso ho realizzato, in modo da poter trasmettere le mie conoscenze prima di morire”.

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