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Colonnine di ricarica V2G e dispacciamento, le regole dell’ARERA

L’Autorità per l’Energia pubblica in consultazione un nuovo documento con i primi orientamenti in materia di partecipazione dei veicoli elettrici al Mercato per il Servizio di Dispacciamento, tramite delle infrastrutture di ricarica bidirezionali

Colonnine di ricarica V2G
Credits: Open Grid Scheduler (CC0 1.0)

Si completa il quadro normativo per le colonnine di ricarica V2G

(Rinnovabili.it) – L’Italia ha iniziato a muovere i primi passi nel campo del vehicle to grid (V2G), la tecnologia che permette di gestire le batterie auto come una sorta di sistemi d’accumulo on-demand per la rete. Da norma, i veicoli elettrici possono già oggi partecipare al mercato del dispacciamento tramite colonnine di ricarica V2G, in qualità di progetti pilota di Unità Virtuali Abilitate Miste (UVAM). Queste ultime, infatti, includono anche sistemi di accumulo, senza distinzione tecnologica, “purché abbiano i requisiti necessari per l’erogazione dei servizi ancillari”.

Allo stato attuale, tuttavia, mancano ancora le regole per definire le modalità con cui includere le nuove colonnine di ricarica V2G. Il compito spetta all’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente. L’ente ha pubblicato ieri i suoi orientamenti sul tema, in un documento che rimarrà in consultazione pubblica sino al 6 luglio 2020. Il testo elenca le prime regole in materia di vehicle to grid e dispacciamento. A partire dall’ipotesi di modalità semplificate con cui il meccanismo dello scambio sul posto continuerà ad applicarsi anche in presenza di infrastrutture di ricarica.

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Regole più semplici anche per l’acquisizione da parte dei gestori delle UVAM del consenso a includere nell’Unità stessa, veicoli privati in caso di infrastrutture di ricarica ad uso pubblico. Il documento propone anche di estendere (in generale) a tutte le UVAM la riduzione della capacità minima modulabile da 1 MW a 0,2 MW; un limite che il decreto ministeriale 30 gennaio 2020 prevede attualmente per le sole Unità costituite esclusivamente da infrastrutture di ricarica.

La consultazione con tutti gli stakeholder interessati servirà a migliorare l’inserimento delle colonnine di ricarica V2G nei progetti pilota relativi all’innovazione del dispacciamento elettrico. Nel contempo metterà le basi per la copertura dei costi aggiuntivi della tecnologia vehicle to grid.

L’Authority ha anche annunciato che provvederà a completare la definizione delle regole per la copertura dei costi della tecnologia vehicle to grid. A tal fine sarà necessario, però, che il Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) abbia prima individuato i requisiti tecnici minimi per dispositivi e misuratori installati presso il punto di connessione (anche quando integrati nelle infrastrutture di ricarica) per l’erogazione dei servizi ancillari.

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