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Elettricità verde e garanzie d’origine: l’UE deferisce l’Italia

La Commissione europea ricorre contro il Belpaese per il suo mancato riconoscimento dei certificati verdi di altri Stati membri

(Rinnovabili.it) – Nel 1999 il Decreto Bersani ha introdotto l’obbligo per i fornitori di energia elettrica di immettere ogni anno in rete una percentuale di energia da fonti rinnovabili. Se i produttori da un lato sono vincolati all’acquisto di certificati verdi che vengono emessi dal GSE, gli importatori sono invece esentati da tale obbligo qualora siano in grado di dimostrare la provenienza da fonte rinnovabile dell’energia acquisita da altri Stati Membri.
Il problema sorge quando alcune società si sono viste rifiutare dall’Italia il riconoscimento delle garanzie rilasciate da Francia, Grecia e Slovenia in merito all’energia rinnovabile prodotta nel 2005.
La Commissione Europea ha avviato un’indagine in merito arrivando alla conclusione che tale rifiuto sia ingiustificato e pertanto l’azione costituisca una violazione dell’articolo 5 della direttiva 2001/77/EC con cui Europarlamento e Consiglio UE hanno istituito le regole per la promozione delle’energia pulita nel mercato interno. Dal canto suo la nostra nazione sostiene che tali Stati membri non siano riusciti a concretizzare appieno i dettagli del loro sistema di garanzie d’origine e, di conseguenza, tali certificati non potevano essere ritenuti affidabili e utilizzabili dalle società italiane. La decisione di deferirci davanti alla Corte di Giustizia segue la costatazione della Commissione che le autorità nostrane non siano in realtà state in grado di dimostrare la minor affidabilità soprattutto per la sostanziale equivalenza a regimi di certificazione in precedenza accettati dalle autorità italiane fino al 2005.