“Nel 2019 il Servizio Conciliazione dell’ARERA ha consentito a clienti e utenti di ottenere o risparmiare oltre 8,5 milioni di euro, risolvendo controversie con i venditori di acqua, luce e gas”.
Il dato, che riguarda i settori elettrico, gas e idrico, conferma il trend positivo di soddisfazione dei clienti sull’assistenza post-vendita rilevato anche da Prezzogiusto, il comparatore di tariffe leader per il servizio caring offerto ai clienti che se ne servono per l’attivazione di offerte luce e gas.
La cifra si riferisce al 2019 e il valore è destinato a crescere alla conclusione delle procedure ancora pendenti. In sintesi rimborsi, indennizzi, ricalcolo di fatturazioni errate o rinuncia a spese e interessi moratori da parte dei fornitori per un totale di 8,5 milioni di euro contro un valore di 5,6 milioni dell’anno precedente.
Il numero delle richieste di conciliazione tramite lo sportello ARERA è in continua crescita così come il numero di accordi conclusi tra le parti, che sfiora il 70%. Il 20% delle domande non è stato ammesso principalmente perché il cliente ha deciso di non completare la domanda oppure per motivi procedurali (documentazione mancante, termini, ambito di applicazione).
“Il più alto indice di concentrazione di domande di conciliazione – si legge nel rapporto – è stato registrato nel Lazio e in Abruzzo, con Basilicata, Toscana e Sardegna al seguito. La maggioranza delle richieste riguarda casi legati ai settori elettricità (8.165) e gas (5.167); segue il settore idrico, operativo da luglio 2018, che sorpassa il dual fuel (unica bolletta per luce e gas, rispettivamente 1.540 e 995 domande), infine le pratiche attivate dai prosumer (i produttori-consumatori di energia elettrica, 138)”.