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USA, entro il 2024 il costi del carbone supereranno quelli delle energie rinnovabili

In base all’analisi di Morgan Stanley, entro il 2024 l’energia prodotta da carbone sarà più costosa di quella ottenuta tramite solare ed eolico. Numerose utility dovranno adeguarsi convertendo le centrali termoelettriche

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Foto di jaidee da Pixabay

 

 

Morgan Stanley: gli USA devono prepararsi alla “seconda ondata” di energie rinnovabili

(Rinnovabili.it) – Negli Stati Uniti, entro il 2024, quasi 50 GW centrali elettriche a carbone non saranno più in grado di competere – economicamente – con le energie rinnovabili. L’avvertimento arriva dal colosso americano Morgan Stanley, secondo cui almeno una dozzina di utility stelle strisce dovrà prepararsi a sostituire i vecchi impianti termoelettrici con progetti rinnovabili più economici.

Confrontando i costi di gestione di ogni centrale a carbone con le nostre previsioni statali sui costi delle rinnovabili – si legge nel rapporto Morgan Stanley – abbiamo identificato 47.000 MW di capacità dal carbone destinati a diventare più costosi delle rinnovabili entro il 2024. Stimiamo che ciò rappresenti un’opportunità di investimento vicina ai 64 miliardi di dollari”.

 

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L’analisi fornisce ulteriori dettagli sulle previsioni contenute nella parte 1 del rapporto, pubblicato nel dicembre dello scorso anno. In tale occasione, la società di ricerca affermava che tra 70 GW e 190 GW di generazione a carbone sarebbero stati “economicamente a rischio” a causa dello spiegamento di “una seconda ondata di energie rinnovabili “negli Stati Uniti.

Morgan Stanley ha indicato aziende come Ameren Corp, American Electric Power, Duke Energy Copy e Pinncale West Capital Corp come le migliori per trarre vantaggio dalle opportunità offerte da questa seconda ondata. Nonostante l’ostilità verso i progetti green e le ripetute promesse del presidente Trump di rilanciare l’industria carboniera statunitense, le rinnovabili sarebbero infatti destinate, secondo l’analisi, a diventare presto un’alternativa decisamente più economica e perfettamente in grado di sostituire l’impiego del carbone su larga scala. 

 

Le conclusioni di Morgan Stanley riflettono la tendenza in corso dell’abbassamento dei prezzi delle energie rinnovabili, in molti paesi già più economiche rispetto a quelle fossili. Secondo la più recente valutazione annuale diffusa a maggio dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA), oltre i tre quarti dell’eolico terrestre e i quattro quinti della capacità solare fotovoltaica in arrivo nel corso del prossimo anno produrranno energia a prezzi inferiori rispetto ai nuovi impianti a combustibile fossile. 

In concomitanza, si prevede che la capacità globale di energia rinnovabile si espanderà del 50% entro il 2024, aggiungendo ulteriori 1.200 GW di potenza. Di questi, circa il 60% proverrà  dagli impianti solari ed un quarto dall’eolico terrestre. 

 

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