Dal lampadario dello scienziato bielorusso Chizhevsky ai laboratori del centro di ricerca Vesh. L'evoluzione dell'aero-ionificazione
Il nome di battesimo è “Chizhevsky chandelier”:https://rian.ru/video/20091019/189617459.html, ossia lampadario di Chizhevsky, dal suo inventore lo scienziato bielorusso vissuto nella prima metà del ‘900, strumento capace di produrre elettricità statica dall’aria e ora protagonista nella moderna ricerca moscovita.
Gli scienziati del Viesh, centro di ricerca federale per lo sviluppo tecnologico e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili e non convenzionali, sarebbero infatti riusciti, proprio impiegando tale invenzione, a convertire l’elettricità statica in energia utilizzabile. Nel dettaglio una placca di metallo ha il compito di accumulare il flusso delle particelle elettriche dal lampadario e trasmetterle ad una unità di stoccaggio attraverso un filo. La tecnica è stata già brevettata sotto regolamenti giuridici della Federazione Russa – fa sapere il quotidiano RiaNovosti – e nonostante i primi test abbiano dimostrato una tensione elettrica in uscita di soli 40 volt, Oleg Roshchin, ricercatore senior presso il Vesh, è fermamente convinto che possa essere migliorata in modo da ottenere molta più energia.
A sentire gli scienziati l’unica cosa che mancherebbe per rendere effettivo il progetto sarebbero gli investitori.