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Il futuro dell’auto? Elettrico ed ibrido plug-in

Il rapporto individua la possibilità che entro cinque anni le vetture elettriche e le ibride plug-in possano rappresentare il 15% del parco circolante abbassando la produzione di CO2

(Rinnovabili.it) – Veicoli elettrici e ibridi sono ancora lontani dall’essere adottati in alcune delle maggiori città del Mondo, secondo quanto rivela uno studio della McKinsey & Co, presentato in occasione dell’apertura del salone dell’automobile di Detroit.
La relazione, frutto dell’intervista di 1500 automobilisti di varie città, ha reso possibili le seguenti affermazioni: i cittadini di New York potrebbero acquistare 70mila veicoli elettrici o ibridi plug-in nel 2015 mentre i cittadini di Parigi prendendoli meno in considerazione rendono possibile una supposizione che rivela il 9% delle vendite per la capitale francese e solo il 5% delle vetture di Shangai, con una netta preferenza verso le ibride plug-in piuttosto che per le elettriche.
Le ibride plug-in sono alimentate con combustibili fossili e motore elettrico che riesce a ricaricarsi collegandosi ad una presa elettrica, tecnologia che alcune tra le case automobilistiche più note stanno cercando di adottare sperando di immettere sul mercato dei nuovi veicoli entro la fine dell’anno.
“Crediamo che la chiave per la tecnologia elettrica mobile si trovi nell’innovazione della tecnologia delle batterie”, ha dichiarato ai giornalisti Koei Saga, managing officer della Toyota” Le batterie al litio saranno un grande passo avanti, ma abbiamo bisogno di batterie che offrano prestazioni di gran lunga superiori” aggiungendo che attualmente un team di 50 esperti sta lavorando al perfezionamento di innovative tecnologie a basso consumo e basso impatto ambientale annunciando che il progetto prevede la messa in circolazione sulle strade degli Stati Uniti di un centinaio di veicoli a fuel cell, a disposizione sul mercato a partire dal 2015.
In Italia un contributo allo sviluppo della mobilità in tal senso potrebbe arrivare dal recepimento della mozione Ghiglia, approvata qualche giorno fa dalla Camera, che impegna il governo a cofinanziare fino al 50% lo sviluppo di reti di ricarica per i veicoli elettrici al fine di creare un sistema di ricarica, a partire dalle aree urbane,applicabile estensivamente sia nell’ambito del trasporto privato che pubblico.

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