“In ossequio ai principi di sussidiarietà, ragionevolezza e leale collaborazione, in assenza di intesa fra lo Stato e la Regione Basilicata, nel territorio lucano non possono essere essere installati impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di fabbricazione del combustibile nucleare, di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonché di depositi di materiali e rifiuti radioattivi”: la norma che dice no al nucleare in Basilicata è stata inserita nel Piano di indirizzo energetico e ambientale approvato ieri dal Consiglio regionale.
“La Basilicata ha fatto la scelta di dotarsi di una legge che preclude la possibilità di installare centrali e depositi nucleari – dichiara il vice presidente della Regione e assessore all’Ambiente, Vincenzo Santochirico -. Si tratta di una risposta chiara, netta, al tentativo del Governo di espropriare i territori della loro capacità di decidere in una materia decisiva per lo sviluppo e per il futuro. Vogliamo evitare il rischio che nella nostra terra arrivino scorie radioattive, come sarebbe potuto accadere nel 2003 se la grande mobilitazione popolare non avesse fermato il Governo; abbiamo scelto, invece, di percorrere la strada delle energie rinnovabili”.