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Zero emissioni al 2025, l’obiettivo sfidante di Schneider Electric

La multinazionale francese anticipa di cinque anni il termine temporale entro cui diventare carbon neutral. E rilancia la sfida della neutralità anche ai suoi fornitori

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Credit: Schneider Electric

 

Il piano di decarbonizzazione della Schneider Electric

(Rinnovabili.it) – Il summit Onu sull’Azione Climatica, tenutosi lunedì 23 settembre a New York non è riuscito a dare le risposte sperate. Ha, tuttavia, sottolineato involontariamente un aspetto particolare della decarbonizzazione globale: il settore privato e gli attori subnazionali si stanno muovendo più velocemente dei governi nazionali. Uno degli ultimi esempi arriva da Schneider Electric, multinazionale francese attiva nel campo delle soluzioni digitali per la gestione dell’energia e l’automazione. In occasione dell’apertura della Climate Week di New York, il gruppo ha annunciato tre nuove azioni per intensificare lotta contro cambiamenti climatici. Nel dettaglio, la società anticiperà al 2025 l’obiettivo di rendere “carbon neutral” il suo ecosistema (cinque anni in meno rispetto al piano originale), impegnandosi anche su altri due fronti: raggiungere le zero emissioni nette operative al 2030 ed estendere il target a tutta la sua catena di approvvigionamento entro il 2050.

 

“Il cambiamento climatico è la prima e più grande minaccia per la salute e il benessere della società”, ha dichiarato Jean-Pascal Tricoire, Presidente e Amministratore Delegato di Schneider Electric. “Il nostro impegno a raggiungere la neutralità di emissioni è strettamente integrato nelle nostre decisioni e scelte di governance, ma dobbiamo fare di più, più rapidamente”.

Un’accelerazione impressa anche alla transizione energetica: nel 2017, infatti, la società è entrata a far parte di RE100 impegnandosi a utilizzare solo elettricità pulita entro il 2030. La strategia dell’azienda è quella di aumentare rapidamente la fornitura di energia rinnovabile, con un obiettivo intermedio di 80% entro il 2020 (rispetto al 5% all’inizio del 2018) da realizzare con impianti in loco, accordi di acquisto di energia a lungo termine e certificati verdi.

 

Ma il percorso aziendale verso la decarbonizzazione non sarà un viaggio in solitaria, come spiega anche Gilles Vermot Desroches, Sustainability Chief Officer di Schneider Electric “Cercare la neutralità in tutta la catena è una sfida davvero complessa, che richiede di sviluppare nuovi modelli di business e una collaborazione più stretta con fornitori, partner e clienti […] Il cambiamento climatico si può fermare solo con l’innovazione e la collaborazione”.

 

In questo contesto collaborativo, rientrano i due strumenti di impact investing, che il gruppo usa a sostegno di start up che promuovano soluzioni inclusive, capaci di contribuire attivamente al raggiungimento dell’obiettivo 7 di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDG7 – energia pulita a prezzi accessibili per tutti). I risultati attesi per questi strumenti sono aumentare il numero di famiglie e di piccole e medie imprese connesse alla rete nelle zone remote del pianeta (in Africa, India e Sud-Est Asiatico) e ridurre il numero di famiglie con problemi di povertà energetica in Europa.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.