Un gruppo di ricercatori della Rice University, di Houston, ha messo a punto un reattore che trasforma il diossido di carbonio in acido formico puro.
Il combustibile liquido prodotto dalla CO2 potrebbe divenire il componente chiave delle celle a combustibile nei veicoli alimentati a idrogeno
(Rinnovabili.it) – Un team di ricercatori della Rice University è riuscito a sviluppare un processo che utilizza l’anidride carbonica come materia prima per produrre combustibile liquido: lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature Energy e promette di rivoluzionare settori come quello delle celle a combustibile per i mezzi a idrogeno.
Il reattore catalitico sviluppato dal laboratorio della Rice University dell’ingegnere chimico e biomolecolare Haotian Wang utilizza la CO2 come materia prima e, nel suo ultimo prototipo, produce concentrazioni altamente purificate di acido formico.
“L’acido formico è un vettore energetico. È un combustibile che può generare elettricità ed emettere anidride carbonica, che puoi raccogliere e riciclare di nuovo – ha spiegato Wang –È anche fondamentale nel settore dell’ingegneria chimica come materia prima per altri prodotti e un materiale di stoccaggio per l’idrogeno che può contenere quasi 1.000 volte l’energia dello stesso volume di idrogeno, che è difficile da comprimere”.
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I tradizionali dispositivi che producono acido formico necessitano di complicati e costosi processi di purificazione. Il team del professor Wang è riuscito invece a elaborare un procedimento che produce direttamente acido formico, senza necessità di ulteriori passaggi.
Due i progressi hanno reso possibile il nuovo dispositivo: da una parte lo sviluppo di un robusto catalizzatore di bismuto bidimensionale (un atomo particolarmente pesante e stabile) dall’altra quello di un elettrolita a stato solido che elimina la necessità di sale come parte della reazione per produrre acido formico.
Nei test condotti presso la Rice University, il nuovo elettrocatalizzatore ha raggiunto un’efficienza di conversione energetica di circa il 42%, generando acido formico ininterrottamente per 100 ore con una degradazione trascurabile dei componenti del reattore, compresi i catalizzatori su scala nanometrica. Secondo il professor Wang, inoltre, il reattore potrebbe essere facilmente riorganizzato per produrre prodotti di maggior valore come acido acetico, etanolo o propanolo.
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