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Raccolta differenziata, ecco i Comuni Ricicloni

Chi ottiene i risultati migliori nella raccolta differenziata e nella gestione di rifiuti, chi mette a segno i “parziali” più significativi e alza notevolmente l’asticella di percentuali correttamente separate, quali sono nei numeri i metodi più efficaci. E poi, dove si raccoglie e ricicla più carta o più organico, dove si registrano le performance pro-capite più elevate, quali sono le buone pratiche sul territorio che meritano di essere replicate e diffuse. Con l’annuale rapporto sui “Comuni Ricicloni dell’Emilia-Romagna”, Legambiente Emilia-Romagna scatta la tradizionale fotografia sulla gestione dei rifiuti urbani e la raccolta differenziata in regione premiando le amministrazioni comunali più virtuose. L’indagine, realizzata in collaborazione con l’assessorato all’Ambiente della Regione Emilia-Romagna, fa tesoro del patrimonio di dati raccolti attraverso un questionario su 123 comuni emiliano-romagnoli (con dati del 2008).

Nello specifico, fra i comuni con meno di 5mila abitanti il premio per la minor quantità di rifiuti smaltiti pro capite è andato a Soragna (Pr), che si è aggiudicato per il secondo anno consecutivo anche il premio per la miglior percentuale di raccolta differenziata (80%). A Campegine (Re) va il premio per la raccolta differenziata della carta, mentre Zibello (Pr) è il comune che ottiene i migliori risultati nella raccolta dell’organico. Menzione anche per Sissa (Pr), terzo nella classifica generale dei comuni con il maggior aumento di raccolta differenziata tra 2007 e 2008.

Tra i comuni di medie dimensioni (tra i 5mila e i 25mila abitanti) spicca Monte San Pietro (Bo) che si è guadagnato, con un aumento della raccolta differenziata del 45% rispetto all’anno precedente, tre riconoscimenti: per la minor quantità di rifiuti smaltiti pro capite, per la miglior percentuale di raccolta differenziata e quello per il comune con il maggiore aumento di raccolta differenziata fra 2007 e 2008. Cavriago (Re) è il comune con la maggior raccolta differenziata della carta, seguito al secondo posto da Fontevivo (Pr), mentre Argelato (Bo) è quello che raccoglie la maggior percentuale di organico e il secondo classificato nella graduatoria dei comuni che hanno ottenuto i risultati migliori nella raccolta differenziata rispetto all’anno precedente.

Infine, fra i comuni sopra i 25mila abitanti, i premi per il minor quantitativo di smaltimento e per la miglior percentuale di raccolta differenziata sono andati a Fidenza (Pr). Secondo classificato per la miglior percentuale di raccolta differenziata è Lugo (Ra).
Piacenza e Cervia (Ra) sono i comuni con la maggior raccolta differenziata rispettivamente di carta e di organico.

“Anche in Emilia Romagna – ha dichiarato Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente, nel valutare i risultati dell’indagine – il sistema domiciliare si conferma l’unica strada per migliorare la raccolta differenziata. Una modalità che va estesa a tutti i comuni, compresi i capoluoghi, come dimostra la recente esperienza praticata con successo per i 150.000 abitanti di Salerno. Solo così l’Italia riuscirà a raggiungere l’obiettivo del 50% di riciclaggio dei rifiuti urbani al 2020 previsto dalla nuova direttiva europea che, insieme a quello relativo alla prevenzione, farebbe voltare pagina una volta per tutte al nostro Paese”.

Per quanto riguarda poi le “Buone pratiche” attivate sul territorio, l’indagine ne mette in luce alcune che meritano attenzione per l’impegno sul fronte della riduzione dei rifiuti alla fonte e su quello del potenziamento della raccolta differenziata. Come Guiglia (Mo), per esempio, dove nell’ambito del progetto “Borsa amica dell’ambiente” sono state distribuite ai clienti dei negozi 600 borse di stoffa. O come Ferrara, che ha promosso il recupero del materiale informatico dismesso attraverso l’iniziativa “tRicicloPC con Linux”. A Fidenza (Pr) il Comune si è impegnato a diminuire l’uso dell’acqua in bottiglia installando filtri ai rubinetti delle mense scolastiche e costruendo una fontana pubblica di acqua potabile filtrata. Da segnalare Nonantola (Mo), che incentiva l’uso di pannolini lavabili, e la Provincia di Parma con l’organizzazione delle “Ecofeste”.

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