Il numero di contatori intelligenti supererà l’1,2 miliardi di dispositivi installati nei prossimi 5 anni, dando una mano alla penetrazione delle rinnovabili in rete
Wood Mackenzie pubblica le previsioni globali e regionali per gli smart meter tra il 2017 e il 2024
(Rinnovabili.it) – Il processo di digitalizzazione energetica è ufficialmente iniziato e gli smart meter sono la prima soluzione a cavalcare l’onda di questa trasformazione. Secondo la società di ricerca Wood Mackenzie, il numero di contatori intelligenti nel mondo è destinato ad aumentare esponenzialmente nei prossimi 5 anni, passando dalle attuali 665,1 unità a oltre 1,2 miliardi. Di pari passo il settore vedrà lievitare gli investimenti per le infrastrutture di misurazione avanzate raggiungendo una spesa globale cumulata di 145,8 miliardi di dollari entro la fine del 2024.
La crescita del comparto è sostenuta dalla necessità di un aumento della flessibilità lato cliente. Grazie agli smart meter, infatti, i consumatori possono adattare – in termini di tempo e volume i loro consumi ai diversi prezzi energetici durante il giorno, rispondendo alle mutate condizioni del mercato e risparmiando denaro sulle loro bollette. Ad esempio, nel Vecchio Continente, fronte di un costo d’installazione che si aggira in media tra i 200 e i 250 euro, i contatori intelligenti offrono un risparmio di 160 euro per il gas e 309 euro per l’elettricità per punto di misurazione, con un risparmio energetico medio del 3%.
Non solo. Nelle aree con elevate penetrazioni di risorse energetiche distribuite, le infrastrutture di misurazione avanzate possono supportare una migliore integrazione dell’energia solare nel mix energetico, gestendo la generazione distribuita come risorsa flessibile aggregata.
In questo contesto, l’Unione Europea mira a sostituire, entro il 2020 e ovunque sia conveniente farlo, almeno l’80% dei contatori elettrici oggi attivi con smart meter entro il 2020. Nel dettaglio si prevede che entro la fine del decennio quasi il 72% dei consumatori europei disporrà di un contatore intelligente per l’elettricità e circa il 40% ne avrà uno per il gas. La crescita non risulta omogenea: Se da un lato ci sono Paesi come l’Italia e la Svezia che hanno già iniziato a distribuire contatori di seconda generazione, dall’altro vi sono nazioni come Germania e Polonia che cominciano oggi a programmare la prima generazione.
A dominare il mercato sarà l’Asia – Cina in primis – rappresentando circa i due terzi della base totale di dispositivi smart installati fino al 2024. La State Grid Corporation of China, la principale utility di distribuzione e trasmissione energetica del Paese, ha implementato già 476 milioni di contatori intelligenti tra il 2011 e il 2017, assicurando alla Repubblica popolare un posto di primo piano. L’India emergerà come attore sempre più significativo nel mercato asiatico, grazie alla recente introduzione di un processo centralizzato di acquisizione e finanziamento delle infrastrutture di misurazione avanzate. Di conseguenza, la nazione dovrebbe superare il Giappone come il secondo più grande mercato in Asia entro il 2023.