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Greta Thunberg all’Assemblea Nazionale francese: “Ascoltate la scienza”

L'attivista leader del movimento ambientalista Fridays For Future aspramente criticata dalla destra francese risponde con un discorso incentrato sulle evidenze scientifiche e rilancia: "Non ascoltate noi, ma unitevi sotto la guida della scienza".

greta thunberg assemblea nazionaleA invitare Greta Thunberg all’Assemblée Nationale è stato il gruppo trasversale Accélérons composto da 162 deputati francesi

 

(Rinnovabili.it) – “Uniti dietro la scienza”: questo il titolo scelto da Greta Thunberg per il suo intervento di ieri all’Assemblea Nazionale francese: la giovane attivista invitata a Parigi dal gruppo trasversale per il clima Accélérons, ha rilanciato l’appello a decisori politici, industriale e media per dare maggiore credito ai dati forniti dalla comunità scientifica e ha colto l’occasione per rispondere a tono al fronte della destra francese che ha boicottato l’incontro definendo la Thunberg una “guru dell’apocalisse”.

 

Sabato scorso l’attacco di Guillaume Larrivé, candidato alla presidenziali francese per il gruppo di estrema destra es Républicains: “Non ci servono guru dell’apocalisse per combattere intelligentemente il cambiamento climatico – ha affermato Larrivé – ci servono progressi scientifici e coraggio politico”. Una posizione cui ha fatto eco il repubblicano Julien Aubert che ha motivato la sua assenza all’incontro affermando che non avrebbe applaudito la “profetessa in pantaloncini” e sostenendo che la Thunberg dovrebbe vincere il “Premio Nobel per la Paura”.

 

Chiamata al pulpito dell’Assemblea Nazionale, la sedicenne svedese ha impostato il suo discorso sulle evidenze scientifiche fornite dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), il più autorevole gruppo di ricerca internazionale in materia di cambiamento climatico, in modo da rispondere, a tono, a quanti accusano lei e i giovani che hanno partecipato ai Friday for Future, gli scioperi che ogni venerdì hanno portato migliaia di ragazzi a scioperare per il clima nelle strade di tutto il mondo, di essere “allarmisti irresponsabili”.

“Molte persone, molti politici, business leader, giornalisti affermano di non essere d’accordo con quello che diciamo. Dicono che esageriamo la situazione, che siamo allarmisti – ha esordito Greta – Per rispondergli vorrei citare la pagina 180, capitolo 2 dell’ultimo report dell’IPCC: lì troverete riassunte tutte le nostre ‘opinioni’, perché lì troverete il nostro budget di emissioni residue. Lì troverete scritto che se vogliamo avere il 67% di possibilità di mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5°C, al 1 gennaio 2018 possiamo emettere ancora 420 gigatonnellate di diossido di carbonio. Noi produciamo 42 gigatonnellate di CO2 ogni anno. Agli attuali ritmi di emissioni, il budget di CO2 rimasto sarà esaurito nell’arco di circa 8 anni e mezzo“.

 

“Non ho mai sentito, nemmeno in un’occasione, un politico, un giornalista o un business leader menzionare questi dati – ha proseguito la giovane attivista svedese – Sembra quasi che per voi non esistano, che non abbiate nemmeno letto l’ultimo report dell’IPCC dal quale dipende il futuro della nostra civilizzazione. O più semplicemente non siete abbastanza maturi di parlarne per quello che è. Perché lasciate anche questo fardello a noi, ai bambini”.

 

“Noi siamo diventati i cattivi ragazzi che dicono alle persone queste cose spiacevoli perché nessun altro ha voluto dirle. E solo per aver citato e agito seguendo questi numeri, questi fatti scientifici, abbiamo ricevuto un’inimmaginabile quantità di odio e minacce. Siamo stati derisi e tacciati come bugiardi da parlamentari e giornalisti. Quello che vorrei chiedere a tutte queste persone è: avete un budget differente (di emissioni, ndr.) per rimanere ragionevolmente al di sotto dei 1,5°C di riscaldamento? C’è un altro IPCC? C’è un Accordo di Parigi segreto di cui non sappiamo nulla? Perché questi sono i numeri che contano, questa è la miglior scienza disponibile. Non puoi semplicemente affermare quello che preferisci solo perché non ti piace quello che senti”.

 

“Alcune persone hanno deciso di non venire oggi. Alcune persone hanno scelto di non ascoltarci. E questo va bene. Siamo solo dei bambini in fin dei conti – ha concluso Greta Thunberg – Non dovete ascoltare noi, ma dovete ascoltare la scienza, gli scienziati, ed è tutto quello che chiediamo. Restiamo uniti dietro la scienza”.

 

Qui sotto l’intervento integrale (12 minuti) di Greta Thunberg all’Assemblée Nationale:

 

 

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