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Biopack, il contenitore per le uova che si pianta e fa nascere legumi

Messo a punto dal designer greco George Bosnas, una volta esaurita la sua funzione può essere piantato nel terreno, dove si decompone autonomamente e rilascia i semi di leguminose di cui è composto.

biopack contenitore uovaIl Biopack è composto di polpa di carta, farina, amido e semi biologici di leguminose

 

(Rinnovabili.it) – Il packaging sta diventando sempre più sostenibile: dagli involucri biodegradabili a quelli composti di materiali riciclati, sempre più aziende stanno virando verso tecniche di confezionamento amiche dell’ambiente, spinte anche dalle nuove norme che mettono al bando i contenitori monouso. Tuttavia anche il packaging sostenibile diventa uno scarto quando esaurisce la propria funzione, andando a sommarsi alla montagna di rifiuti che produciamo quotidianamente.

 

Il Biopack messo a punto dal designer greco George Bosnas nasce proprio per colmare questa lacuna nel processo di confezionamento: grazie a uno speciale materiale composto di polpa di carta, farina, amido e semi biologici di leguminose, Bosnas ha creato un contenitore per le uova che, dopo l’utilizzo, può essere piantato direttamente nel terreno per far nascere piccole piantine di legumi.

 

germogli biopack bosnas

 

Il Biopack di Bosnas può contenere fino a 4 uova ed è abbastanza rigido e compatto da proteggere i delicati alimenti dagli urti. Una volta svuotato il contenitore può essere messo nel terreno o in un vaso: innaffiandolo regolarmente con un po’ d’acqua, il Biopack di dovrebbe decomporre autonomamente e far germogliare i semi di leguminose contenuti al suo interno.

 

legumi biopack

 

Il processo impiega nel suo complesso meno di 30 giorni; i legumi arricchiscono naturalmente di nutrienti il terreno rendendolo più fertile e funzionano quindi da fertilizzante e da coltura alimentare allo stesso tempo.

Un approccio che sposta l’ottica con cui progettare il packaging del futuro: da contenitore usa e getta (riciclabile o no), il cui ciclo vitale prevede complesse operazioni di recupero, smaltimento/conversione e reimmissione nel mercato, a risorsa riutilizzabile direttamente dal consumatore.

 

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