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Emergenza climatica: l’Esa rafforzerà l’osservazione della Terra

L'annuncio dell'Esa nell'evento di presentazione del Simposio "Living Planet": «Importante continuare ad osservare la terra: siamo in emergenza climatica»

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Nuovi satelliti si andranno ad aggiungere al programma Copernicus. Obiettivo: monitorare la Terra e l’emergenza climatica in atto

(Rinnovabili.it) – Mentre i Parlamenti di Regno Unito e Irlanda si dichiarano in emergenza climatica, l’Agenzia spaziale europea (Esa) annuncia il lancio di nuovi satelliti al fine di proseguire l’osservazione della Terra dallo spazio per corroborare il lavoro svolto dal programma Copernicus. La notizia è stata rivelata in occasione dell’inaugurazione del “Living planet symposium” che si terrà fino a venerdì 17 maggio [2019] a Milano e che quest’anno riunirà «oltre 4.300 scienziati, tecnici, e ricercatori provenienti da tutto il mondo». Attesi anche circa 2.000 studenti delle scuole primarie e secondarie che parteciperanno agli eventi organizzati nel corso del Simposio internazionale.
Jan Woerner, direttore generale dell’Esa, ha detto di essere soddisfatto riguardo l’attenzione nei confronti della manifestazione: «L’Europa è molto forte nell’osservazione della Terra: non solo riguardo al cambiamento climatico» la speculazione «può avere implicazioni positive per il bene dell’umanità».

 

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«Abbiamo creato un sistema di osservazione della Terra che è il migliore in assoluto – ha dichiarato Josef Aschbacher, direttore dell’Esrin e dei programmi di osservazione della terra dell’Esa, intervenendo nell’ambito della conferenza stampa di presentazione dell’evento – la Terra soffre per l’attività degli esseri umani e questo si vede molto bene dai satelliti, per esempio dall’innalzamento del livello dei mari, dallo scioglimento dei ghiacciai e dall’agricoltura che minaccia le foreste».
Aschbacher ha poi aggiunto illustrando delle immagini: «Siamo di fronte ad un’emergenza climatica che riusciamo a monitorare molto bene dai satelliti: l’Esa intende continuare ad esaminare il pianeta dallo spazio e a tal fine aggiungerà Sentinel6 al programma Copernicus» per cui il direttore ha avuto modo di dire che «per ogni euro speso nel programma ne ritornano quattro in termini di risultati e di conoscenza per il futuro».

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Il messaggio mandato dagli scienziati nel corso della prima giornata del Simposio è stato molto chiaro, come riassunto anche dal direttore dell’Esa Jan Woerner: è importante continuare ad osservare ed analizzare la terra dallo spazio. Di conseguenza a quest’osservazione ci sono delle decisioni che i leader politici devono assumere. Tali assunzioni, tuttavia, devono «promuovere il cambiamento», ha sostenuto Aschbacher nel suo intervento.

 

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