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CO2: per Varsavia l’Europa ha bisogno d’un piano più deciso

Impegnarsi concretamente e supportare i Paesi in via di sviluppo. Il vice ministro dell'ambiente polacco fa appello affinché ai prossimi negoziati sul clima non si ripeta il fallimento di Copenhagen

(Rinnovabili.it) – L’Unione Europea ha bisogno di una nuova strategia in merito alla gestione della CO2, da presentare in occasione dei colloqui internazionali. Sembra essere questa l’idea della Polonia, paese tra i maggiori consumatori di combustibili fossili che non ha preso con rassegnazione il fallimento europeo al Summit Onu tenutosi a dicembre. Attualmente il paese si sta però impegnando nell’incremento della produzione di energia da fonte pulita puntando sullo sfruttamento di una risorsa largamente presente nella regione: il vento.
Dopo il fallimento di Copenhagen l’Europa ha dichiarato che l’impegno di ridurre le emissioni del 20% non è stato esteso al 30% per via degli impegno poco ambiziosi dichiarati dagli altri paesi. “L’Unione europea ha bisogno di una nuova strategia per i negoziati internazionali sul clima. Finora, abbiamo accettato ogni tipo di proposta e cercato di redigere un atto globale sulla scia del nostro buon esempio. Questo non ha dato i risultati sperati”. A dichiararlo il vice ministro della Polonia per l’Ambiente, Bernard Blaszczyk, alla rivista Polska Energia in un’intervista durante la quale ha aggiunto che i soli sforzi dell’UE non possono andare a buon fine, per raggiungere l’obiettivo clima c’è la necessità di cooperazione a livello globale.
“Ora dobbiamo aspettare gli altri, in particolare i maggiori responsabili delle emissioni, e concentrare le nostre azioni sul mercato interno e sul rafforzamento della competitività economica dell’Europa” ha dichiarato Blaszczyk aggiungendo che l’UE dovrebbe inoltre sostenere gli adeguamenti dei paesi in via di sviluppo, soprattutto in Africa e in Asia, spingendo verso il miglioramento dell’efficienza energetica sempre tenendo presente che il limite dell’innalzamento della temperatura globale, causato dall’aumento della percentuale di gas serra in atmosfera, deve rimanere sotto i 2 gradi centigradi.

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