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Antartide: entro il 2025 i carotaggi ci racconteranno il clima degli ultimi 1,5 mln di anni

La spedizione internazionale Oltre Epica - Oldest Ice ha individuato il sito da cui estrarre carote di ghiaccio fino a 2.730 metri di profondità.

Antartide: record negativo per il ghiaccio marino
Foto di bhart9070 da Pixabay

Anche un team di ricercatori italiani tra gli autori della scoperta in Antartide

(Rinnovabili.it) – Individuato in Antartide il sito di perforazione per estrarre ghiacci sedimentati da cui ottenere informazioni sui cambiamenti climatici negli ultimi 1,5 milioni di anni: la scoperta è il risultato del progetto “Beyond EPICA – Oldest Ice”, coordinato dall’Istituto tedesco per la ricerca marina e polare “Alfred Wegener” efinanziato dall’Unione europea, che ha visto il coinvolgimento di ricercatori provenienti da 14 istituzioni di 10 paesi europei tra cui l’Italia, con un team di esperti coordinato da Carlo Barbante dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e ricercatore associato del CNR.

La zona individuata si trova a circa 40 km dalla base italo-francese Concordia, nella regione della Terra di Wilkies: permetterà di estrarre carote di ghiaccio fino a 2.730 metri di profondità. Si tratta di uno dei luoghi più freddi e inospitali del Pianeta, a 3.233 metri sul livello del mare, con temperatura media annuale di -54 °C (il termometro sale di rado sopra i -20 °C e in inverno precipita a -80 °C).

Le carote di ghiaccio estratte contengonopiccole bolle d’aria, intrappolate nel ghiaccio nel momento in cui si è formato: grazie a queste bolle, gli scienziati del clima possono misurare le concentrazioni di gas a effetto serra come anidride carbonica e metano.

Già tra il 1996 e il 2004, i ricercatori del progetto EPICA (European Project for Ice Coring in Antarctica) riuscirono a estrarre ghiaccio fino alla profondità di 3.270 metri che consentì la ricostruzione del clima fino a 800 mila anni fa. La nuova spedizione punta a trovare campioni di ere precedenti per misurare la composizione dell’atmosfera nel periodo in cui il ritmo dell’alternanza tra periodi caldi e freddi cambiò in modo significativo.

“Più di 1,2 milioni di anni fa, i cicli climatici fra glaciale e interglaciale avevano una durata di circa 40mila anni e seguivano le regolari oscillazioni dell’angolo dell’asse terrestre, tra 21.5° e 24.5° – spiega il professor Barbante – È seguito poi un periodo di circa 300mila anni, la transizione del Pleistocene Medio, prima che 900mila anni fa iniziasse un ritmo della durata di circa 100mila anni”.

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La spedizione “Beyond EPICA – Oldest Ice” ha visto l’impegno di ricercatori di dieci paesi europei, supportati da colleghi di Australia, USA, Giappone e Russia che negli ultimi 3 anni hanno cercato in Antartide il sito ideale per la perforazione. Utilizzando metodologie geofisiche indirette (radar) da aereo e sul terreno i ricercatori sono riusciti ad analizzare il ghiaccio sotto la superficie, anche con perforazioni fino a 450 metri di profondità.

Se, come atteso, l’Unione Europea approverà la seconda fase del progetto, un team di esperti coordinati da Carlo Barbante attrezzerà un campo a “Little Dome C” a partire da dicembre 2019. I ricercatori dovranno vivere in container e tende durante le operazioni di perforazione, il cui inizio è programmato per il novembre 2021, con l’obiettivo di prelevare carote di 10 centimetri di diametro. Le operazioni continueranno per tre estati antartiche, da metà novembre a inizio febbraio, finché sarà raggiunta la profondità di 2.730 metri nel 2024. I primi dati dovrebbero essere disponibili nel 2025.

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