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Energia marina: in Italia il 1° impianto ibrido onde – fotovoltaico

Eni ha messo in funzione nelle acque romagnole l'Inertial Sea Wave Energy Converter. L’unità fa parte di un sistema ibrido che integra fotovoltaico e accumulo

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Il più importante centro per le attività estrattive nel mare Adriatico apre le porte all’energia marina

(Rinnovabili.it) – Il settore dell’energia marina ha un’arma in più: si chiama Inertial Sea Wave Energy Converter (ISWEC) ed è impianto di sfruttamento del moto ondoso in grado di adattarsi alle differenti condizioni marine. Ad accoglierlo sono le acque italiane e per la precisione quelle di luogo che lega la sua fama energetica quasi elusivamente agli idrocarburi. Parliamo dell’offshore di Ravenna, oggi il più importante centro per le attività estrattive nel mare Adriatico. Proprio qui l’Eni, attraverso il suo Distretto Centro Settentrionale, ha installato il primo prototipo di ISWEC, un’unità alleggiante per la produzione di energia marina.

 

Il macchinario, basato sulla tecnologia di Wave for Energy srl (spin off del Politecnico di Torino), è composto da una struttura flottante, ormeggiata al fondale, al cui interno è installato un gruppo giroscopico che converte il moto ondoso in energia elettrica. Di facile manutenzione e ridotto impatto ambientale, il sistema appare esternamente come uno scafo sigillato senza interazioni con l’ambiente. Una volta azionato lavora senza produrre alcun rumore o vibrazione che possa interferire con la flora e la fauna marina.

Uno dei punti clou dell’unità è la capacità di adattarsi alle variazioni ondose in maniera tale da garantire un’elevata continuità nella produzione energetica. Il primo prototipo dimostrativo in scala reale con potenza nominale 100 kW è stato in realtà installato sull’isola di Pantelleria, dove oggi è pienamente operativo.

 

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L’unità che si trova nelle acque romagnole presenta tuttavia un plus tale da renderla unica. Per migliorare l’affidabilità della generazione, il dispositivo è stato inserito in un sistema ibrido smart grid unico al mondo, composto da una centrale fotovoltaica e un sistema di stoccaggio energetico.L’impianto – spiega Eni in un comunicato stampa – ha raggiunto un picco di potenza superiore a 51 kW, ovvero il 103% della sua capacità nominale”.

La sperimentazione nell’offshore di Ravenna permetterà non solo di valutare le potenzialità dell’energia marina sfruttabili con ISWEC, ma offrirà alla compagnia petrolifera un possibile progetto per la conversione delle piattaforme offshore mature in hub per la generazione di elettricità rinnovabile.

 

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