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Comuni uniti contro lo smog

Si è riunito, presso la sede dell’Assessorato all’Ambiente, il Coordinamento Permanente sulla qualità dell’aria per fare il punto sulle diverse iniziative da porre in essere a fronte della massiccia adesione dei Comuni, oltre 200, al blocco della circolazione attuato il 28 febbraio scorso. Questo primo appuntamento, al quale hanno partecipato anche rappresentanze delle Anci regionali di Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna, precede la riunione della Commissione Ambiente ed Energia Anci prevista per il prossimo 18 marzo a Roma. Nel corso dell’incontro, presenti tra gli altri l’assessore all’Ambiente di Milano Paolo Massari e di Torino, Roberto Tricarico, è stata espressa grande soddisfazione per l’adesione dei Comuni della Val Padana al blocco del traffico di due domeniche fa.

“La limitazione del traffico veicolare privato costituisce una misura utile alla riduzione dell’inquinamento – ha aggiunto Massari – pertanto promuoveremo l’istituzione e l’ampliamento di aree pedonali e di zone a traffico limitato (ZTL) nell’ambito dei centri urbani”.

“Il blocco del 28 febbraio – ha spiegato il responsabile Ambiente Anci, Flavio Morini – ha senz’altro avuto il merito di inserire il tema dell’inquinamento tra le priorità dell’agenda di Governo e Regioni, anche in vista dell’imminente decisione dell’Unione Europea se multare o meno il nostro Paese in conseguenza della procedura di infrazione in corso”.

“Negli ultimi dieci giorni – ha dichiarato Tricarico – si è assistito alla stabilizzazione delle concentrazioni medie giornaliere del PM10 sotto il livello dei 50 microgrammi al metro cubo nella quasi totalità dei Comuni coinvolti. Tale constatazione ci fa ritenere che non saranno più necessarie altre giornate di blocco totale del traffico fino al prossimo inverno”.

I Comuni del Coordinamento ritengono necessario adottare un piano nazionale di contrasto all’inquinamento con una dotazione minima di 3 miliardi di euro per dare attuazione ai seguenti interventi: provvedimenti normativi volti a semplificare e snellire le procedure per la gestione della mobilità e la realizzazione delle infrastrutture ad essa destinate, così da poter dare una risposta immediata ai cittadini; elaborazione di Piano triennale nazionale di risanamento della Qualità dell’Aria volto ad attuare specifiche misure che interessino tutti i comparti e che preveda interventi strutturali a sostegno delle politiche urbane, quali la sostituzione del parco dei mezzi pubblici inquinanti con quelli a basso impatto ambientale; esclusione dal patto di stabilità degli investimenti per la riduzione delle emissioni inquinanti; rifinanziamento della legge 26 febbraio 1992 n. 211, relativa ad interventi nel settore dei sistemi di trasporto rapido di massa; previsione, nell’ambito della riforma fiscale complessiva, di modalità innovative di ripartizione dei carichi fiscali, producendo benefici a sostegno della spesa finalizzata all’ambiente e alla lotta all’inquinamento, e favorendo in prospettiva una riduzione della pressione fiscale per i cittadini; previsione di misure volte a limitare la velocità nei tratti autostradali nei periodi di massima criticità (gennaio-marzo); mantenimento della detrazione del 55% per gli interventi di efficientamento energetico degli edifici e previsione, nel nuovo conto energia, di un incremento del premio per gli impianti fotovoltaici abbinati ad un uso efficiente di energia negli edifici pubblici; incentivi per le città che promuovano misure ed azioni volte a ridurre le emissioni di inquinanti; incentivi per il trasporto ferroviario delle merci; promozione dell’utilizzo di veicoli ibridi ed elettrici, a gas e metano; incentivi per il rinnovo o adeguamento dei veicoli commerciali inquinanti.

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