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FederIdroelettrica: “Preoccupazione per il futuro del mini-idro”

La cancellazione degli incentivi al settore dell’idroelettrico su piccola scala mette in subbuglio il comparto

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Credit: FederIdroelettrica

 

FederIdrolettrica promette che continuerà nella sua battaglia a favore dell’idroelettrico

(Rinnovabili.it) – All’indomani della consegna del Decreto FER 1 alla Commissione Europea, FederIdroelettrica, la Federazione che rappresenta i produttori idroelettrici di impianti fino a 3 MW, torna su una delle questioni più criticate del provvedimento: la cancellazione degli incentivi al mini-idro.

Dopo una battaglia durata mesi, anche in seno alla maggioranza di governo, l’esecutivo ha chiuso il testo e spedito il decreto a Bruxelles per l’ultimo ok. Tra i punti di scontro erano finiti anche i piccoli impianti idroelettrici, osteggiati da ambientalisti e comitati locali e M5S e sostenuti invece da associazioni di settore e Regioni. Una profonda differenza di vedute che a livello esecutivo si è tradotta in un tiro alla fune tra M5S e Lega, con i primi contrari a rinnovare gli incentivi al mini idro e i secondi a favore. A spuntarla è stata la posizione pentastellata, nonostante il parere della Conferenza Stato Regioni, in cui si chiedeva di non cancellare i contributi al settore.

 

Per FederIdroelettrica la misura rischia oggi di danneggiare l’intero comparto, “già in crisi per il fatto che il mercato è praticamente fermo da oltre due anni”. “La politica intrapresa dal Movimento 5 Stelle – scrive la Federazione in una nota stampa – sarebbe un gravissimo colpo che costringerebbe molte aziende che lavorano nell’indotto creato dalla realizzazione di impianti a chiudere i battenti; proprio per questo FederIdroelettrica in data 23/10/2018 ha sottoscritto, prima volta in Italia, un accordo con quasi tutti i principali costruttori di turbine”.

 

La federazione entra nel merito della questione dell’impatto ambientale ricordando come, a tutela di questo aspetto, il Ministero dell’Ambiente nel febbraio 2017 abbia emanato due decreti ad hoc: uno per la valutazione ambientale ex-ante delle derivazioni idriche e l’altro per l’aggiornamento dei metodi di determinazione del deflusso minimo vitale al fine di garantire il mantenimento nei corsi d’acqua del deflusso ecologico a sostegno del raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale dei corpi idrici definiti ai sensi della Direttiva 2000/60/CE. “Nonostante la situazione sia decisamente critica, FederIdroelettrica continuerà nella sua battaglia, finalizzata ad ottenere il giusto riconoscimento per l’idroelettrico, fiore all’occhiello dell’ingegneria italiana nel mondo”.