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Legambiente: abbiamo attraversato un’Italia inquinata e rumorosa

Un viaggio durato 45 giorni attraverando 9 capoluoghi di provincia, dal nord al sud della Penisola monitorando polveri sottili e inquinamento: il bilancio è negativo e Legamenbiente invita all'azione

(Rinnovabili.it) – Poco più di un mese fa partiva il “Treno Verde”:https://www.rinnovabili.it/legambiente-e-ferrovie-dello-stato-da-ventanni-insieme-sul-treno-verde701673 di Legambiente, con lo scopo di monitorare l’inquinamento di 9 città italiane. A circa 45 giorni dall’inizio del viaggio la città che per più volte ha registrato il superamento dei livelli di polveri sottili, contando ben 59 giornate nere, è Torino seguita da Frosinone con 57 superamenti e Padova con 56. La situazione generale non è risultata affatto rassicurante: su 88 capoluoghi monitorati il 35% hanno superato i 50 microgrammi per metro cubo di polveri sottili, massimo consentito dalla legge per non più di 35 giorni all’anno.
Messina, Crotone, Potenza, Latina, Ancona, Ravenna, Vicenza, Milano e Genova sono state osservate e monitorate facendo particolare attenzione a smog e inquinamento acustico con l’ausilio del Laboratorio mobile dell’Istituto sperimentale di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) che ha diffuso dati preoccupanti: il limite medio giornaliero di Vicenza si è rivelato particolarmente negativo, con un valore di 215 mg/m3 contro i 50 consentiti seguita da Ancona Milano e Messina con un rilevamento su tre oltre la soglia massima.
Altro parametro sballato quello dell’inquinamento acustico, particolarmente dannoso a Genova e Messina dove, nonostante i numerosi interventi e la creazione di piani di zonizzazione acustica, i limiti vengono regolarmente oltrepassati con conseguenze sulla salute e sulla qualità della vita.
“Questi dati – dichiara Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente – sono la triste conferma che c’è ancora molto da fare. Non è possibile aspettare ancora misure efficaci e risolutive. A cominciare dal Piano nazionale anti-smog, che il ministro Prestigiacomo aveva promesso entro la fine di marzo ma che ancora non è stato presentato, nonostante il mese di aprile sia già cominciato. E’ importante intervenire adesso per evitare di ritrovarci, come al solito, il prossimo inverno con l’ennesima emergenza smog. Da vent’anni, il Treno Verde compie attività di monitoraggio e d’informazione per essere da monito a governo e amministrazioni locali e trasmettere ai cittadini la necessità del loro coinvolgimento nella tutela dell’ambiente”.
La scelta di un monitoraggio effettuato spostandosi a bordo di un treno non è stato affatto casuale, Legambiente ha voluto muoversi a bordo di uno dei messi meno inquinanti per non aggravare un bilancio già drammaticamente negativo. Gli spostamenti su rotaia infatti consentono un notevole risparmio in termini di CO2 stimato dalle Ferrovie dello Stato in 30mila tonnellate all’anno informando che “Nei prossimi mesi arriverà anche il “biglietto ecologico”, che oltre ai dati del viaggio indicherà il valore ambientale della scelta di viaggiare in ferrovia: ogni passeggero saprà quante emissioni di CO2 avrà fatto risparmiare all’ambiente, preferendo il treno all’auto o all’aereo”.