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Esa: i ghiacci ormai sono sotto controllo

Un satellite in orbita per monitorare l'andamento dei ghiacci marini e di quelli presenti sul territorio di Groenlandia e Antartide. Grazie a due antenne radar CryoSat2 fornirà dati estremamente precisi

(Rinnovabili.it) – L’Esa, Agenzia Spaziale Europea, ha lanciato in orbita nel primo pomeriggio, il satellite europeo CryoSat2, che avrà il compito di valutare e registrare gli effetti del cambiamento climatico. Partito dal cosmodromo russo di Baikonur dopo la risoluzione di problemi che avevano bloccato la partenza programmata per lo scorso 25 febbraio relativi alle riserve di combustibili, il satellite si occuperà di monitorare il variare dei livelli di ispessimento o riduzione della banchisa polare e dei ghiacciai continentali valutando le possibili conseguenze in relazione alle correnti oceaniche, all’innalzamento del livello delle acque e al cambiamento climatico. “Speriamo di capire meglio il ruolo del ghiaccio marino nel sistema climatico e saperne di più circa i valori dello spessore del ghiaccio sul suolo” ha spiegato all’Associated Press Heinrich Miller, uno dei due direttori del progetto CryoSat: “Sappiamo che si sta sciogliendo, ma non sappiamo esattamente quali meccanismi siano all’opera” ha spiegato Miller.
CryoSat2, clone dell’omonimo satellite che nel 2005 si distrusse durante il lancio, dotato di una coppia di antenne, è in grado di informare con maggiore dettaglio rispetto al passato la forma del ghiaccio, i livelli di creste e pendii dando la possibilità di mappare Groenlandia e Antartide sfruttando i radar di cui è dotato. Con una longevità stimata di 10 anni il satellite rientra nel programma Esa’s Earth Explorer, che prevede il lancio di 7 veicoli spaziali permetterà di un avere un grado preciso della situazione attuale dei ghiacci continuando ad investire nel settore con circa 20 missioni programmate per il prossimo decennio.