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Inquinamento atmosferico: nel 2017, in India 1,24 mln di morti

Nonostante rappresenti il 18,1% della popolazione mondiale, l'India ha registrato nel 2017 una percentuale di decessi e disabilità imputabili all’inquinamento atmosferico pari al 26,2% del totale mondiale

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Senza inquinamento atmosferico, l’aspettativa di vita in India sarebbe stata superiore di 1,7 anni

 

(Rinnovabili.it) – Nel 2017 in India l’inquinamento atmosferico ha causato 1,24 milioni di vittime, il 12,5% dei decessi totali registrati nell’anno. Lo rivela uno studio che è stato pubblicato su Lancet Planetary Health, condotto da accademici e scienziati di varie istituzioni indiane e non, e finanziato dalla Bill & Melinda Gates Foundation, dal governo indiano e dal Consiglio indiano di ricerca medica. Più del 51% delle persone uccise dall’aria tossica aveva meno di 70 anni; del totale, circa 670.000 sono morti a causa dell’inquinamento atmosferico presente nell’ambiente in generale, mentre 480.000 per l’inquinamento dovuto all’uso di combustibili solidi. La capitale indiana, così come alcuni stati del Nord vicini a Delhi, sono stati più esposti al particolato (PM 2.5), che può raggiungere in profondità i polmoni e causare gravi problemi di salute. Proprio pochi giorni fa, tra l’altro, Nuova Delhi è stata condannata dal National Green Tribunal a pagare una multa di 3,5 miliardi di dollari per non aver applicato le regole per la riduzione dello smog.

 

Secondo lo studio, con una sana qualità dell’aria l’aspettativa di vita media in India nel 2017 sarebbe stata superiore di 1,7 anni. Nonostante rappresenti il 18,1% della popolazione mondiale, il Paese ha una percentuale altissima di decessi e disabilità imputabili proprio all’inquinamento atmosferico, pari al 26,2% del totale mondiale. Stando ai risultati, sostengono gli studiosi, gli impatti dell’inquinamento atmosferico sui decessi e sull’aspettativa di vita in India potrebbero essere inferiori a quanto stimato in precedenza, ma si tratta comunque di impatti consistenti. Negli ultimi due mesi più volte la qualità dell’aria di Nuova Delhi è passata da livelli “severi” a “pericolosi”. All’inizio di quest’anno, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riferito che l’India è la patria delle 14 città più inquinate del mondo.

 

Eppure i politici locali non sembrano aver attuato azioni e politiche in grado di dare un freno alle emissioni di gas serra e fermare il dilagante inquinamento atmosferico, uno stallo che va a sommarsi all’apparente mancanza di preoccupazione degli abitanti della città per quanto riguarda l’aria tossica, dovuto a più fattori quali l’ignoranza e l’impatto della povertà.