Il “Biomass Energy Report – Il business delle biomasse e dei biocarburanti nel sistema industriale italiano”, curato dall’Energy & Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano, alla sua prima edizione punta a fornire un quadro il più possibile completo ed organico sul business delle bioenergie in Italia, focalizzandosi sulle diverse modalità attraverso cui le biomasse possono essere valorizzate dal punto di vista energetico. In particolare lo studio ha preso in esame la produzione di energia elettrica e termica da biomasse agroforestali, la termovalorizzazione dei Rifiuti Solidi Urbani, la generazione di energia elettrica in impianti alimentati a biogas e l’utilizzo di biocarburanti nel settore del trasporto.
Il quadro sullo stato dell’industria italiana delle biomasse che ne emerge è ricco di chiaroscuri, con potenziali di sviluppo “sulla carta” estremamente promettenti ma altrettanti “limiti” che si manifestano all’atto pratico; il riferimento è alla complessità delle procedure autorizzative, all’approvvigionamento delle materie prime, all’elevato investimento iniziale, all’instabilità degli incentivi o a gap normativi in taluni settori. Per converso, l’aumento della taglia degli impianti ed investimenti in innovazione tecnologica possono accrescere le potenzialità del settore mediante l’efficientamento dei processi produttivi.
“Risposte concrete a questi stimoli e ad alcune di queste criticità – dice la Coordinatrice di Pistoia Futura, Veronica Elena Bocci, presente all’evento – stanno cercando di fornirle Pistoia Futura e la Provincia di Pistoia, per quanto di propria competenza, anche in collaborazione con i Comuni. Dal punto di vista della lamentata complessità delle procedure autorizzative, come Pistoia Futura si sta cercando di individuare tutti i possibili spazi di miglioramento su cui intervenire. Un primo passo in tal senso è stato fatto proprio ieri, in occasione del Seminario di approfondimento che il Dipartimento Ambiente della Provincia ha organizzato per i Comuni in merito alle nuove competenze in materia di energia a questi delegate dalla normativa regionale. In questa sede si è cercato di capire anche con i rappresentanti della Regione Toscana, Riccardo Guardi e Pietro Novelli, se gli Sportelli Unici per le Attività Produttive (SUAP) presenti in ogni Comune possano dare un sostegno concreto sia per fornire maggiori informazioni sulle autorizzazioni energetiche, sia
per raccogliere le domande di autorizzazione sul territorio, in un’ottica di prossimità alle imprese, benché la normativa regionale escluda espressamente l’applicazione del procedimento ‘sportello unico’ alle autorizzazioni energetiche”.
“Per quanto riguarda i rischi legati all’approvvigionamento delle materie prime ed alla possibilità che le imprese straniere possano giocare il ruolo del leone nel settore – prosegue la Coordinatrice – le risposte concrete che il nostro territorio può dare ruotano attorno a due direttrici: da un lato promuovere la ‘filiera corta dell’energia’, ossia sfruttare al massimo le opportunità di produzione in loco di energia e calore mediante utilizzo di risorse di cui il nostro territorio è ricco, quali gli scarti del verde ed i residui forestali (sul punto si ricorda che la Provincia di Pistoia ha in corso di sottoscrizione con i Comuni un Accordo Quadro su Energia e Rifiuti che mira a promuovere la concreta costruzione di un “distretto del calore”); dall’altro lato sostenere con forza tutte quelle iniziative di ricerca e sviluppo promosse dalle imprese locali in collaborazione con Università ed enti di ricerca e volte ad efficientare i processi di produzione energetica da fonti rinnovabili.
Tra quelle già in corso di sviluppo si ricorda ad esempio la Stern Progetti S.r.l. di San Marcello P.se, che stacollaborando con il Laboratorio di Metodi e Tecniche per l’Innovazione dell’Università di Firenze per realizzare un sistema innovativo di triturazione e deumidificazione di biomassa legnosa per l’incremento dell’efficienza nella produzione di biocombustibili solidi da biomassa verde”. Sempre in termini di prospettive per lo sviluppo del settore nel nostro territorio, il “Biomass Energy Report 2009” evidenzia un ruolo importante dell’Italia nel panorama europeo della valorizzazione energetica delle biomasse agroforestali, piazzandosi al 5° posto dopo Germania, Francia, Svezia e Finlandia, che da sole sono responsabili di oltre il 50% dell’energia prodotta attraverso questa fonte. Complessivamente, comunque, il comparto delle biomasse agroforestali ha generato in Italia nel 2009 un volume di affari di quasi 900 miliardi di Euro: entità di ricavi, perciò, assolutamente confrontabili con quelle generate da altri mercati delle rinnovabili come il fotovoltaico, che di norma raccolgono maggiore interesse.
Nel segmento di produzione di energia ad uso prevalentemente residenziale, invece, l’Italia è leader incontrastato con 1 milione di stufe a pellet, seguita dalla Svezia con sole 140.000 unità installate. Elemento potenzialmente critico di tale dato è legato ad una significativa dipendenza (30%) di approvvigionamento del pellet dall’estero. “Un segmento di business, perciò – rileva la Coordinatrice di Pistoia Futura – che il nostro territorio dovrebbe valutare seriamente, puntando con forza a diventare centro di lavorazione e fornitura di tale fonte energetica”.
[…] Nel 2011 l’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano elaborerà per la prima volta, accanto al Biomass Energy Report ed al Solar Energy Report (la cui edizione 2009 è stata presentata poche settimane fa), l’Energy Efficiency Report, dedicato appunto all’efficienza energetica. “Un altro tema assolutamente fondamentale e da seguire – conferma la Coordinatrice di Pistoia Futura – per poter affrontare con successo il passaggio da fonti energetiche convenzionali ad alto rendimento, quali il petrolio, a fonti energetiche rinnovabili a rendimenti più contenuti: in tre parole, il c.d. ‘gap delle rinnovabili’”.