Una giovane ricercatrice francese ha studiato un sistema, il VH2, che consente di utilizzare la batteria dell’auto elettrica per ridurre l’uso dell’energia tra le pareti domestiche
(Rinnovabili.it) – Si chiama V2H, “Vehicle-to-Home”:https://cmrt.centrale-marseille.fr/cpi/ever09/documents/papers/ev8/EVER09-paper-95.pdf, ed è uno dei sistemi più ingegnosi per sfruttare l’energia della batteria di un’automobile elettrica anche per la propria abitazione. V2H è nato dalla geniale creatività di Marie Urban, una giovane studentessa dello _Sciences Po_ di Parigi. Il progetto ha avuto tanto successo da aver ricevuto anche il primo premio del concorso _Génération Energies_.
Il sistema ideato dalla studentessa permetterebbe di utilizzare la batteria dell’auto elettrica per ridurre il consumo di energia tra le pareti di casa. Ciascun veicolo, infatti, grazie alla batteria di cui è fornito, può potenzialmente diventare un’unità di stoccaggio di energia la quale può, a sua volta, essere utilizzata per i consumi domestici. Quando si verificano picchi di consumo, responsabili di alti tassi di inquinamento, questo sistema consente di non sovraccaricare la rete della propria abitazione, semplicemente collegando la batteria alla rete domestica.
La stessa batteria, inoltre, si può ricaricare direttamente dalla rete a cui è collegata facendo il pieno di energia elettrica prodotta all’origine con minori emissioni di CO2. Se poi il consumatore ha una tariffa elettrica distinta, ad esempio di sera o di mattina, allora potrà addirittura avere un doppio risparmio in bolletta attivando la batteria di giorno e ricaricandola di notte. Un sistema, quello di V2H, che potrebbe offrire all’Unione Europea un valido aiuto per risolvere il problema delle emissioni e dell’uso dei mezzi inquinanti. Infatti la Commissione Europea ha puntato molto su questo progetto, promuovendo il suo sviluppo e finanziandolo con i fondi dello speciale programma CONCERTO, che sostiene le piccole realtà locali che investono nelle energie rinnovabili.