Gli alti prezzi delle commodity energetiche fanno lievitare la spesa delle famiglie per luce e gas. L’Authority cerca di ammorbidire la situazione congelando gli oneri di sistema
Nuovo trimestre di aumenti per le bollette delle famiglie italiane
(Rinnovabili.it) – L’autunno è iniziato con una severa batosta per le famiglie italiane. Dal 1 ottobre le bollette di luce e gas subiranno aumenti record: più 7,6% per l’elettricità e 6,1% per il gas rispetto al terzo trimestre del 2018. Le percentuali si riferiscono alla spesa per l’energia per la famiglia tipo in regime tutela e potranno quindi variare per i singoli utenti. Ma l’elemento più importante è che fanno parte di un’escalation di aumenti in bolletta iniziata a maggio di quest’anno, quando si sono appalesati i primi effetti delle nuove tensioni energetiche europee.
QUALI SONO LE CAUSE? – Il ruolo da protagonista va ovviamente al petrolio le cui quotazioni sono cresciute di più della metà in un anno (+9% solo a maggio 2018), influenzando di conseguenza i prezzi delle commodity energetiche. La questione europea, e quindi italiana, è ancora più delicata. La diminuzione della produzione nucleare sotto lo stress delle temperature estive e la limitata flessibilità sul lato dell’offerta nel mercato del gas, hanno contribuito a inasprire i rincari. Da un lato, infatti, abbiamo gli stop parziali o totali dei reattori francesi e belgi (alcuni prolungati fino a dicembre), dall’altro l’Europa deve fare i conti con la forte concorrenza asiatica per i carichi di GNL e bassi di livelli di stoccaggio del gas nei propri confini.
A complicare la situazione sono anche le quote di carbonio, ossia i permessi che i produttori di energia elettrica devono acquistare per compensare la loro CO2 immessa nell’atmosfera: con la riforma dell’ETS i prezzi sono stati aumentati, ma l’aumento è scaricato direttamente sul mercato.
L’AZIONE SCUDO DELL’ARERA – Queste tensioni si stanno ripercuotendo anche sulle bollette energia di altri Paesi europei, come Spagna e Francia. In Italia ha influito anche il calo della produzione idroelettrica nel mese di settembre, spiega l’ARERA che ricorda come, per far fronte ai rincari nelle bollette energetiche abbia deciso di “rinnovare il blocco degli oneri generali di sistema”. “L’effetto complessivo di questa manovra è il contenimento della spesa per i consumatori elettrici, domestici e non domestici, di circa un miliardo di euro (per tutto il 2018), a beneficio sia del mercato libero che di quello tutelato”, scrive l’Autority in una nota stampa.